IL FAVOLOSO MONDO DI LONGHI’
(Milano, zona porta Magenta. Arriva macchinone davanti al bar ristorante. Il volume della radio è alto)
Dalla macchina: peppeeepeppepeppè peppeeepeppepeppè A E I O U Ypsilòn
Maicon: “Abbassa i radiu imbescìu”
Barista: “E’ arrivato Maicon, è arrivato Maicon”
(movimento all’interno del bar. Maicon entra con gli amici)
Maicon: “Sciau ragà. Togiu bèn?”
Barista: “Ciao Maicon, ciao a tutti, ragazzi”
Amico di Maicon: “delicia delicia assim você me mata”
Tutti in coro: “ai se eu te pego ai ai se eu te pegooooo”
(risate)
Barista: “Diobono sei una sagoma Maicon, forza Inter”
Maicon: “Forsa Inter. In doe sci scettiamo?”
Barista: “Prego”
(la campagnia unisce un paio di tavolini e prende posto)
Barista: “Bene, cosa vi porto, due stuzzichini?”
Maicon: “Ma no, dai, beviam quaccousa. Voi coss prensgi?”
Amico n. 1: “A me crodinao”
Amico n. 2: “A me spritzao”
Amico n. 3: “A me un caffeao”
Amico n. 4: “A me un Cynarao”
Barista: “Un Cynar?”
Amico n. 4: “A me piasce, u bevevu anche in Brasiu, saudagi”
Amico n. 3: “No te intristir… delicia delicia assim você me mata “
Tutti in coro: “Ai se eu te pego ai ai se eu te pegooooo”
(il barista balla prendendo l’ordinazione, tutti ridono)
Barista: “E tu Maicon?”
Maicon: “Mah guarda ho un pochigno de sete… 100 birre. No, fai 98, che poi mi si gonfia la pansgi”
Barista: “Alla spina o in bottiglia da 33 cl?”
Maicon: “Essì, alla spina, cossì muoio (risate) In bottinsgia, dai”
Barista: “Occhei. Senti Maicon, te le porto tutte assieme o un po’ per volta così restano fresche?”
Maicon: “No, tutte ascieme… me piace colpo d’occhio, me capisce no?”
Barista: “Uh, altrochè. Ragazzi, portate altri due tavoli e 98 birre. Corona va bene?”
Maicon: “Un po’ leggerinha… no hai Peroni doppio maltinho?”
Barista: “Adesso guardo”.
(passano due ore. Maicon si alza e rutta. Dall’altra parte della sala per lo spostamento d’aria cadono due camerieri, tre avventori, un videopoker, un quadro raffigurante il golfo di Sorrento, un attaccapanni e un carrello portavivande. Con passo sicuro Maicon va verso la cassa con il portafoglio in mano)
Maicon: “Bella seratinha, ora vado a scena al ristorante brasileiro. Quanto ti devvo?”
Barista: “Fattura o scontrino?”
Maicon: “Scontrino. Ma mettici solo birre”.
Barista: “Perchè?”
Maicon: “Non vorrei che pensano che bevuto u’ Cynar”
Barista: “Ah, giusto. Senti, poi posso farlo vedere a un amico che lavora a Mediaset? Sai, giusto per vantarmi un po’ che tu vieni qui da me a bere birre, sai com’è… forza Inter!”
Maicon: “Boh, se vuoi. Chi è quello di Mediaset giusto per saperinho?”
Barista: “Longhi”
Maicon: “Ah, è interrrista. Vabbene amigo”
Barista: “Grazie Maicon. allora, paghi…
Amico n. 2: “Paghi? Ai se eu te pego…”
Tutti in coro: “Ai ai se eu te pegoooooo”
Tutti: “Ahahahahahahahah”
Maicon: “Bancomat grazie. Scusa, debbo pisciare, dov’è la toilengi?”
Barista: “Avanti a sinistra”
Maicon: “Amisci ho un lessggero stimolinho. Andaci avansci voi al ristorantinho. Io prengi un branzino intero. Uno solo, domani ho allenamensci”
Amico n. 3: “Mattinha o pomeriggiao?”
Maicon: “Mattinha”
Gli amici tornando in macchina: “delicia delicia assim você me mata…”
Maicon (tra sè e sè): “Mah, teste di cassinho…”