VUELVO AL SUR

No, certo, il fatto che io sia a Danzica é l’ultimo dei problemi, e poi magari a casa correggeró il font di questo post, e anche questo é solo un problema estetico, un peccato veniale dell’iPad, voglio dire, i problemi sono altri, sono le cose che accadono e che prendono una brutta piega, si potrà dire una piega di merda?, vabbe’ lo dico, non penso che ci sarà un sindacato nazionale delle pieghe che mi scriverà una lettera e mi diffiderà dall’insultare la categoria delle pieghe.Che poi, insomma, questa cosa delle pieghe te la direi giusto per strapparti un sorriso. Perché non riuscirei a non cadere nel patetico, sai, quelle frasi che iniziano con un sospiro, e poi ti lasci andare a considerazioni oggettive sull’anno 2012, no dai, ma quali Maya, Maya di merda, adesso mi scrive anche il sindacato dei Maya. Lasciami finire il concetto, cazzo, facciamo un discorso serio, perché questo é un anno brutto, un anno di crisi, di terremoti infiniti, di benzinai che innescano bombole, di malattie a tradimento, di persone care che perdono persone care, é un anno brutto, un anno brutto.Che poi tu ti inseriresti per ricordarmi che la Juve ha vinto lo scudetto, eggià, un’altra sciagura mica da ridere. Vedi? E’ un anno orribile. Sarebbe a questo punto che tu, già stufo delle mie litanie sulla bruttezza di certi anni, metteresti le mani al tuo imperioso assortimento di cialde Nespresso, alle serie speciali o a quelle classiche, massí, fammi un Roma, non dopo avermi elencato tutte le opzioni, aroma di qui, profumo di là, vabbé allora assagiamo quello al cioccolato, il Roma la prossima volta, quando mi apparirà sul display l’sms di convocazione, vorrai mica definirlo invito?, “ore 15 mio divano”, vabbé, , “ti aspetto alle 15 per un buon caffé” sarà un po’ da froci, non discuto, ma giusto cosí, per essere meno perentori, comunque vengo, anche se mi chiami l’inutile podista, e vabbe’, ci vediamo un tempo della Premier League, o della Primavera, o di quello che c’é, poi vado a lavorare, sí, minchia, lavorare, sí, dai, fai la tua solita scenetta e arrivederci al prossimo sms.Minchia se sei pesante.E pensare che invece quando prepari il té sembri cosí leggero. Darjeeling o Oolong? Prendi per il culo? Io sono uno da té Lipton. E tu sembravi uno da birre medie, finché non ti ho visto estrarre il termometro per la temperatura dell’acqua e la clessidra per il tempo di infusione. Al decimo té che mi fai annusare devo cedere e prendere una decisione. Oggi facciamo un Oolong, dai.Bisogna che arriviamo al punto. Sennó qui continuiamo a girarci intorno. Tunz tunz tunz. “In trasferta o giú in cittààà”. Sí, in effetti questo “giú in città” é il buco nero del testo, non sapevano come venirne fuori con la metrica e hanno buttato lí questa cosa. D’accordo. E se i piú grandi cuochi sono tutti uomini ci sarà una ragione, certo. E Alvarez é il piú buono di tutti e noi tifosotti ce ne accorgeremo con grave ritardo e saliremo tutti sul suo carro e tu sarai lí a insultarci, eggià. ‘scolta, io su questo, come dire, mi permetto di.. No, niente, non incominciamo. Sennó ti metti a dividere il mondo tra chi legge Monocle e chi non lo legge, tra chi va al Turista e chi al bar di fronte, tra chi ha il televisore al plasma e gli sfigati che hanno l’Lcd, e altre duemila categorie che distinguono te dal resto della popolazione mondiale.Ti spiace se veniamo a questo cazzo di punto?No, dicevo, i terremoti e la crisi e le cose brutte, voglio dire, e noi come la mettiamo? Sí, dico, il Boccio, il tavolo numero 2, la cioccolata con il rum dal Lucio, la mezz’ora di controcultura seria al Delfino, i film nippocoreani?Faccio un inciso. No, non l’ho ancora visto. Sí, lo so, sono passati due anni da quando me l’hai prestato, forse anche di piú. Eh, capisciammé, non é che ho sempre tempo. La corsa, il blog, l’Inter, il lavoro. No, senza virgolette, non mi rompere i coglioni. Il lavoro. Ma stai sicuro che lo vedo. O forse no. Forse no.Cioé, non é che pretendevi il coccodrillo, eh? Quello é un po’ da sfigati, come l’Lcd, che poi quando capiró cosa ti hanno fatto i produttori di Lcd, santiddio, vabbe’. No, dicevo, io direi di chiuderla qui, chiuderla cosí, io a Danzica e tu a Pavia, ci si poteva sincronizzare meglio ma non voglio fare polemica. Stanotte dormiró poco, o forse niente, perché sono un po’ sbalestrato, ero in mezzo a spagnoli vestiti da toreri e italiani vestiti da italiani e il cellulare ha vibrato e c’era un messaggio di quattro parole che speravo di leggere il piú tardi possibile.Rimaniamo a quella fantastica notte di Barcellona-Inter, a guardare cento volte il rullo di Sky Sport bevendo cento birre mentre in un servizio da Vinovo, durante un torello, Salihamidzic faceva volare via cento volte Camoranesi entrando cento volte a piedi uniti. E rimaniamo a quella volta che hai messo su il cd di tango, e quando Roberto Goyeneche ha cantato Vuelvo al Sur gli occhi ti sono diventati lucidi e io ho fatto finta di non vedere, stupito che a un cazzone come te potessero venire gli occhi lucidi.Ciao Pier, aka Hal

VUELVO AL SURultima modifica: 2012-06-11T01:55:07+02:00da admin
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