TRASFERTE

LE SORPRESE DELLA VITA

(strada di una città della Padania nota per le pellicce e le zanzare, così grosse che potrebbero mettersi la pelliccia. Un bell’uomo dopo una breve pausa caffè sta per inforcare la bicicletta con cui recarsi al luogo di lavoro dove prestare la propria opera dietro regolare corrispettivo)

(…) ma no, dai, non c’è atmosfera, non c’è pathos, sarà come il Mondiale 2010, cosa ce ne poteva mai fregare a noi di una Nazionale guidata da Lippi quindici giorni dopo aver fatto il triplete, ma no, ma dai… e poi siamo oggettivamente inguardabili, con questo codice etico random, con il capitano più impresentabile del mondo, ma no, non si può, e poi li hai visti in difesa? Dico, la difesa, il nostro marchio di fabbrica, ma no, ma noooo… E Supermario? No dico, Supermario… scusa, ho una chiamata sotto, senti, ci sentiamo magari dopo, amala, juvemmerda, ciaciaciaciacià

(bip)

“Ciao Roberto!”

Ciaaaao, come stai?

“Bene… senti, ma tu sei appassionato di calcio?”

(prende per il culo?) Beh, sì, abbastanza, sai com’è…

“Allora vieni a vedere la partita con noi?”

(di che partita parla? partita quando? partita dove?) Eeeeh, partita, sì…

“Quella che c’è nel week end, eh!”

Sì, certo! (diobono, mi sono appena spacciato per appassionato di calcio, ho un vuoto, di che partita parlerà? Sarà mica l’Inter Primavera? Forse sì, l’Inter Primavera) Certo!

“Cioè, vieni?”

(la Errani gioca domani, eppoi è tennis, santiddio, sto sudando, clima di merda) “Eeeeee ssssì, ma dove e quando? (bella idea questa del “dove e quando”, prendo tempo e intanto rilancio con una domanda, sono un genio della comunicazione)

“Allora, intanto: quando è domenica, no? Eh!”

Eh! Perfetto, non lavoro questa domenica, fammi controllare l’agenda… (mai avuta un’agenda. Sono troppo bravo)

“Dai dai”

(vabbe’, sono libero, ma per cosa?) Occhei! E quindi? (“E quindi” è l’ultima carta. Tra pochi secondi dovrò confessare… finale-scudetto di basket? Eh, ma è basket, io a domanda ho risposto, sono appassionato di calcio)

“E quindi va bene, bravo, tutto a posto. Tra poco ti mando la mail con tutte le istruzioni. Bene bene bene”

(sono sull’orlo di una gigantesca figura di merda) Grazie, sei molto gentile… Ma a che ora ci troviamo? (andiamo per gradi, cominciamo dall’ora. Poi sul “cosa” e “dove” magari ci arriviamo)

“Mah… direi settemmezza otto”

(ma dove? sarà in un pub?) A Milano?

“Sì sì. Malpensa”

(gulp) Certo, Malpensa. (ussignùr, mi starò mica mettendo nei guai?) Uno o due? (ormai vado avanti così, prima o poi scoprirò la verità)

“Uno!”

(settemmezza di mattina o di sera? Mi sento male. Adesso tutto questa castello di carte di mistificazioni e improvvisazioni cadrà e io rimarrò qui come un coglione a confessare che non ho capito che cazzo andiamo a vedere, dove e perchè. E anche quando, perchè non ho ancora colto se è la mattina o la sera, e tutto ciò è drammatico, avrei il 50 per cento di probabilità di azzeccarci, oppure il 25% di arrivare con 12 ore di anticipo o il 25% con 12 di ritardo in un aeroporto a 90 km da casa, ma ti rendi conto?) Grazie… ora vado e leggo la mail (colpo di gran classe, “vado e leggo la mail”… sei formidabile Robertiello mio, ancora un dribbling riuscito. Ma forse è l’ultimo, ne hai otto addosso)

“Settemmezza otto, il volo è alle 10, si arriva a mezzogiorno”

(era la mattina. Evvai. Un problema risolto. Ne restano alcuni altri. Stai calmo) Fantastico (sto dissimulando da dio), e a che ora si torna? (grandissimo, potrei continuare per ore)

“Il mattino dopo, all’una sei a Milano fresco una rosa”

Non so come ringraziarti (anche perchè ti ringrazierei a tono e a tema se solo sapessi cosa mi porti a vedere)

“Ma figurati, è un piacere, tra noi appassionati di calcio…”

Appassionatissimi! (voglio morire)

“Va bene dai, mi fa molto piacere. Ci si vede in aeroporto, oppure direttamente là”

Là… (signora, mi scusi, ha mica un giornale con gli appuntamenti sportivi della domenica pomeriggio-sera che controllo un attimo perchè sono al telefono con una persona che mi… ah, lasci perdere)

“Portati un giubbino, minima 10 e massima 20”

Ah, ok, grazie (escludiamo zone tropicali, subtropicali, equatoriali, subsahariane, mediterranee miti e temperate, e anche Voghera)

“E forza Italia!”

Forza It… ehm, Forza Azzurri!

“Ciao, a domenica!”

(clic)

cioè, vado a Danzica, guardo la partita e torno? Vado a leggere la mail. La vita è piena di sorprese.

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