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GAZZA SIFFREDI

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Bisogna ammettere che vincere a Madrid contro il Real, in effetti, è assolutamente arrapante, anche al termine di una partita a ciapanò come mi pare di avere intravisto. E a noi tocca la penitenza di ammetterlo, visto che l’ultimo successo all’estero è di 13 mesi fa e io mi trovavo in un pub di Roma pieno di bella gente dentro e di grossi orsi fuori. Detto questo, e concedendo volentieri una bocca d’ossigeno ai cuginastri, la Gazza di oggi la trovo fantastica. Io ho fatto le medie dalle suore: cazzo, stamattina per entrare in classe avrei dovuto nascondere il giornale tra Famiglia Cristiana e l’Osservatore Romano. Quanto a Pato, non gli si addice questo status di porno-attore, nè concettualmente nè fisicamente: sembra uno dei Jonas Brother, dai. Il giuoco di parole Pato Arra-Pato, poi, è vecchio come il cucco. Sul fatto, infine, che solo dieci giorni fa la comunità calcistica italiana lo desse praticamente e prematuramente per finito, vabbè, stendiamo il solito velo pietoso. Da depresso a eretto, da Priamo a Priapo come solo la Gazza può fare in due semplici mosse, voilà.