DE CULORUM LINIMENTO
Con la sagacia che già ci era nota (era riuscito a infortunarsi durante i festeggiamenti per lo scudetto) (no, per dire) (alla fine non lo hanno operato al ginocchio, come ci aveva raccontato: l’ortopedico, dopo attenta valutazione della risonanza magnetica, gli ha detto “non hai un cazzo, sono 120 euri”), il nostro amico Luposullestrisce (assomiglia a Scamarcio, ma è più bello) (giuro) ha accertato che, digitando su Google all over the world le parole
impacchi al culo
il primo risultato è il blog di Settore. Ecco, sono i momenti in cui mi sento fortunato ad avere intrapreso questa avventura mediatica nell’ormai lontano 2003, quando l’Inter era ancora allenata dall’Hombre vertical. Mai avrei immaginato che, un giorno, mi sarei potuto bullare davanti alla cyber-comunità transnazionale per il fatto che digitando le parole
impacchi al culo
il risultato sarei stato io. C’è gente che studia per anni, si laurea, passa l’esistenza in un laboratorio, porta avanti studi complessi, e niente, non una traccia sul web. C’è gente, invece, tipo me, che tutti i giorni scrive qualcosa nel suo blogghetto e che – mica cazzi – se digiti
impacchi al culo
si presenta virtualmente sulla scena internazionale e dice: eccomi qua, “impacchi al culo”, c’est moi. Di impacchi – tanto più al culo – non so nulla in verità, ma è come se avessi ormai adottato questa formuletta per darle forma e sostanza in ambiente internet. E se un giorno qualcuno, magari tra cent’anni, volendosi occupare dell’antica scienza medica e volendo ricostruire la storia del linimento tra il ventesimo e il ventunesimo secondo decidesse di fare una ricerca su
impacchi al culo
arriverebbe qua e leggerebbe questo blog e rivaluterebbe me e tutti voi alla comunità scientifica globale, che sicuramente si starà occupando di missioni su Giove o di cavare acqua potabile dai rifiuti solidi urbani, ma dedicherà un pensiero profondo e rispettoso all’antica pratica degli
impacchi al culo
Peraltro, in questo momento così felice per me, volevo rievocare brevemente i miei successi sul World Wide Web. Da ormai quasi quattro anni, a livello di ricerca su Google, ho il primato mondiale del binomio
calcio e figa
e, voglio dire, è una cosa direi epocale. Perchè quando c’è da intervistare un blogger riconosciuto, voglio dire, intervistano sempre i soliti e non intervistano me? D’accordo, “impacchi al culo” è un primato di nicchia, ma
calcio e figa
è una cosa enorme a livello mediatico. Mi piace anche sottolineare che sono sempre il primo punto di riferimento per queste ricerche incrociate tra due delle passioni primordiali dell’uomo, il calcio e le donne. Oltre a “calcio e figa”, Settore è il primo risultato in assoluto se digitate
calcio e vagina
oppure
calcio e vulva
mentre, inspiegabilmente, sono solo al terzo posto per
calcio e gnocca
Vado fierissimo, peraltro, del mio successo anche in un campo così intellettualmente complesso come il podismo. Digitando la chiave di ricerca
podismo e figa
sono secondo, ma per
podismo e vulva
sono primo. Così come sono primo, e incontrastabile, per
taddeo fottipecore
uno dei più incredibili casi recenti del web italiano. Ma quello che mi preoccupa più di ogni altra cosa è che se digitate la parola
settore
io salto fuori come primo risultato. Occhei, “taddeo fottipecore” è un conto. Ma “settore” è un altro. “Settore” è una parola, è un concetto. E se un bambino, incaricato dall’insegnante di lettere di fare una ricerca sull’esatto significato di
settore
aprisse per comodità e per oggettivo riscontro il primo risultato, cioè questo blog, che cosa scriverebbe? E se fosse una tesina decisiva per l’esame di terza media? Cioè, qui sento delle precise responsabilità. Precedo i dizionari, precedo Wikipedia. Un giorno o l’altro mi chiama l’Accademia della Crusca e mi chiede di smetterla, me lo sento.
Ma veniamo al concorso
RISPONDI A UN CRETINO
Poco fa ho aperto la mail e quando ho letto “Posta in arrivo: 76” sono svenuto, anche perchè più di 50 le avevo lette ieri pomeriggio. Per questa copiosa partecipazione mi vedo costretto ad anticipare di 24 ore il termine ultimo per l’invio degli elaborati, che quindi è sabato (domani) alle ore 12. Dopodichè, nell’impossibilità di pubblicare 130 mail (per ora), sceglierò io le dieci o venti che mi piacciono di più e le sottoporrò all’esame della giuria. Arrivederci.