IL MURO

SARA’ UN LUNGO CAMMINO

MILANO – La curva Nord dell’Inter si mostra solidale con la Juventus e si schiera contro la chiusura dell’Olimpico di Torino per i cori razzisti indirizzati a Mario Balotelli. ”Juve-Lecce a porte aperte” recita uno striscione appeso dagli ultras nerazzurri durante la semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Sampdoria. Poco distante, pero’, ne e’ stato appeso un altro con scritto: ”Non e’ una questione di pelle: Balotelli uno di noi, Zoro uomo di m….”. Zoro, ex difensore del Messina che era stato fatto oggetto di fischi e insulti a sfondo razziale in una gara con l’Inter, in settimana e’ tornato su quell’episodio, criticando i tifosi nerazzurri.

Eccolo qua, il nocciolo della questione. Punte sul vivo, messe con le spalle al muro, le curve si coalizzano anche a costo di rapporti contronatura. La libertà di razzismo deve rimanere tale, il potere delle curve non può essere scalfito, e tutto ciò dipende da pulsioni così impetuose da indurre la curva interista a solidarizzare con  quella della Juve cinque giorni dopo che un calciatore  nero – pardon: negro – dell’Inter è stato massacrato dai cori da mezzo stadio a Torino e tre giorni dopo la prima significativa sentenza su un caso del genere. Il messaggio della curva interista è chiaro: quello di Juventus-Inter NON deve essere un precedente, sennò ci rompono il giochino. Dicono i nostri cari ultras: Balotelli è uno di noi, quindi è meno negro e meno testa di cazzo di Zoro, però allo stadio comandano le curve, e quindi non cominciate a romperci i coglioni con sentenze del menga e stronzate moraliste. Balotelli è uno di noi, ma gli juventini possono insultarlo come pare a loro, perchè sennò cosa devono fare le curve allo stadio? Buttare coriandoli e suonare il tamburo?

Siccome sono anch’io un po’ razzista, mi esprimo quindi con un pesante giudizio etico ed etnico sulle curve in questione.  Chi partorisce questi pensieri è gentaglia. Se il comunicato dei Drughi era un inno all’ignoranza atavica, gli striscioni della curva Nord stanno a metà tra Ponzio Pilato e don Vito Corleone. Ad majora.

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(e tu, Supermario, degli striscioni di stasera cosa pensi?)

IL MUROultima modifica: 2009-04-24T00:26:00+02:00da admin
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