LA CURVA E MORATTI

MORATTI VA, LA CURVA RESTA

(PURTROPPO)

Davvero spassosa la leggerezza con cui i media hanno commentato l’omaggio (questa la parola usata più o meno da tutti, omaggio) della Curva Nord a Massimo Moratti in quella che dovrebbe essere stata l’ultima sua partita da proprietario dell’Inter.

Omaggio. Come dice il Maestro, le parole sono importanti. Omaggio. Per tutti, lo striscione multiplo della Nord è stato un omaggio.

Il dizionario parla chiaro. Omaggio: atto di ossequio, di devozione (rendere omaggio a qualcuno , a qualcosa | in omaggio alla verità , a onore del vero), saluto rispettoso, spec. in formule di cortesia: le porgo i miei omaggi

Vabbe’. Mi limito a una breve rassegna on line. Il Giorno pubblica il testo integrale

Le gioie più grandi, le sofferenze più imbarazzanti, 18 anni di gestione racchiusi in quelle 12 domande. Spesso l’abbiamo attaccata anche se mai l’abbiamo abbandonata. Nonostante tutto qualcosa però ci accomuna: l’amore per l’Inter innegabile. L’essere troppo tifoso a volte è deleterio. Ora attendiamo curiosi, ma intanto grazie di tutto presidente, se lo merita. In fondo le abbiamo voluto bene

e parla di saluto della curva. Sportmediaset descrive il “mega striscione” con il qualei tifosi nerazzurri hanno voluto omaggiare il presidente Massimo Moratti”. Anche Tuttosport dice che “la curva nord di San Siro ha salutato con un lungo striscione il presidente”. Yahoo Sport si sbilancia e definisce lo striscione “lungo e toccante”.

Toccante.

Il dizionario parla chiaro: agg. che tocca il cuore, che commuove.

Vabbe’, lasciamo stare. Goal.com prima descrive la scena (“con il figlio Angelomario alla sua destra e la moglie Milly alla sua sinistra, il patron Massimo ha osservato con occhi intensi e nostalgici il saluto della Curva Nord. Cinque mega-striscioni da oltre 100 metri ciascuno recitavano… “), poi apre almeno al dubbio. “Se letto con attenzione…”

Ecco, penso che io e il redattore di Goal.com non siamo stati gli unici a leggerlo con attenzione, no? Eppure, omaggio di qui omaggio di là, occhi lucidi, applausi, cori, c’è solo un presidente, blablabla.

Altro che atto di ossequio e devozione. E’ l’esatto contrario (ma si possono usare con così tanta leggerezza le parole?). Lo striscione è in realtà un enorme, fastidioso spottone autoreferenziale della Curva Nord. Quasi non si parla di Moratti, oppure il parlarne è solo funzionale a rilanciare un messaggio della Curva. E’ un auto-omaggio della Curva, un omaggio a se stessa. A Moratti un buffetto, con tanto di presa per il culo.

Le gioie più grandi, le sofferenze più imbarazzanti. Nobody is perfect, e Moratti in tanti casi perfetto non lo è stato. Ma nel giorno in cui guarda per l’ultima volta la “sua” Inter, era proprio il caso di parlare delle sofferenze più imbarazzanti? E quali sofferenze, poi? I diecimila acquisti ad minchiam o gli Ibra, i Milito, gli Eto’o, i Maicon (potrei continuare)? Gli ultimi cambi d’allenatore un po’ alla cazzo o quelle antiche, inarrivabili sofferenze, ai tempi in cui il direttore generale di un’altra squadra designava i nostri arbitri?

18 anni di gestione racchiusi in quelle 12 domande. A me delle 12 domande della curva non me ne frega una cippa. A me, in 18 anni di gestione, vengono in mente una Champions, cinque scudetti di fila, qualche coppa qua e là, non 12 domande (alcune retoriche) rivolte dai capi della curva al presidente.

Spesso l’abbiamo attaccata anche se mai l’abbiamo abbandonata. Nonostante tutto qualcosa però ci accomuna: l’amore per l’Inter innegabile. “Nonostante tutto”: come dire, ti abbiamo fatto un piacere.

L’essere troppo tifoso a volte è deleterio. Ah, non c’è dubbio.

Ora attendiamo curiosi, ma intanto grazie di tutto presidente, se lo merita. In fondo le abbiamo voluto bene. “In fondo”: come dire, sei un coglione ma ci stai simpatico. Sim-pat-tt-tico.

Insomma, “se letto con attenzione”, lo striscione della Curva Nord non omaggia uno storico presidente che se ne va, ma afferma che la Curva resta. Il che, a volere essere moderati, non è una notizia. Tifoserie a noi vicine hanno sfanculato un giocatore che aveva fatto mille partite con la loro maglia nel giorno dell’addio, e se anche non siamo scesi a quell’infimo livello diciamo che, ecco, ci siamo abbastanza impegnati a farci notare.

Ne valeva la pena?

Boh, cari caporioni della Curva, ci toccherà aspettare insieme un altro presidente che spenderà così tanto (in soldi e passione) e ci farà vincere così tanto, se mai arriverà. Il vostro striscione è un po’ bullo e un po’ bambino Filippo. Moratti non lo meritava e a me, come penso al 99 per cento della tifoseria nerazzurra, non interessa un emerito cazzo dei vostri conti in sospeso e della vostre domande inevase.

Il giorno in cui aboliranno la Curva Nord, stenderò anch’io al balcone i miei 400 metri di striscione:

“Che belle coreografie avete fatto per il contado / ma io solo per la partita allo stadio vado / Cori, canti, coriandoli e grappini / e ogni tanto squalifiche, bengala e motorini / Nonostante tutto qualcosa però ci accomuna / l’amore per l’Inter e il disprezzo per Suma / Grazie di tutto cara curva di San Siro / t’ho voluto bene ma poco, e non ti prendo in giro

Ma sia chiaro, neh? E’ un omaggio.

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