JUVENTUS-INTER 1-3

THE PERFECT STORM

inter,juventus,stramaccioni,milito,palacioEro irragionevolmente ma totalmente sereno – forse per la prima volta nella mia vita interista – sull’esito di Juve-Inter. Per un 25 per cento la ragione era puramente statistico-cabalistica: era chiaro che la Juve prima o poi avrebbe perso e, nel contempo, mi è sempre stato chiaro – fin dalla sua inaugurazione – che la prima squadra a deflorare lo Juventus Alluminium Stadium sarebbe stata l’Inter, prendendo la rincorsa e brandendo un enorme e nerboruto nerchione nerazzurro. Per il restante 74,5 per cento, ero certo che questa strana (strama?) Inter sarebbe arrivata al momento giusto – di convinzione dei propri mezzi, di crescita, di forma fisica – all’appuntamento col big match.  Rimaneva uno 0,5 per cento di facile certezza: impossibile fare peggio dell’anno scorso (partita di merda, palle mosce, allenatore esonerato).

Poi è accaduto un fatto molto particolare. Pochi minuti prima dell’inizio della partita ricevo da Emerenziano Cardasfera il seguente sms:

A Salamina, i Greci in inferiorità numerica affrontarono i Persiani con le triremi

Al che, incredulo, venivo assalito dai seguenti pensieri:

1) Eme è passato dall’uva alla marijuana

2) Cameriere, mi porti la stessa cosa che ha preso Eme

3) Non sapevo che i Persiani avessero schierato le triremi

Quindi, per cortesia e rispetto del personaggio, prendo il coraggio a quattro mani e rispondo a Eme, ma non mi ricordo bene cosa ho scritto perchè praticamente nel contempo, dopo 3-4 secondi di gioco effettivo, la Juve aveva già segnato un gol irregolare e ovviamente convalidato, nella stessa modalità spirituale e sostanziale con cui un cane arriva in un quartiere nuovo e piscia sul muro.

Cioè hanno marcato il territorio, subito.

 

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Ma anche lì, pur sbigottito da Vidal, Cut the Wind ed Emerenziano “History Channel” Cardasfera, ho proseguito il percorso zen della mia serata lavorativa, in cui non-vedevo la partita ma sapevo che l’avremmo non-persa. L’unico momento di vero brivido è stato il rigore di Milito, perchè non avrei retto al colpo di vederlo sbagliare. Ma una volta segnato il rigore, ero stracerto che avremmo vinto. Perchè era l’Inter che speravo scendesse in campo a Torino, un’Inter che voleva giocarsela e che sapeva – sapeva perfettamente – di poterlo fare.

E infatti toh, l’ha fatto.

A fine partita arriva un secondo messaggio di Emerenziano:

Strama Pericle nerazzurro

Al che io rispondo

‘A Pericleee

e in quel momento mi ritrovo così intimamente soddisfatto – per nulla sorpreso e così soddisfatto di non esserlo, perchè sapevo, avevo previsto – che rimango lì a pensare all’inculata data alla Juve e non mi pongo minimamente il problema di ripescare nella memoria chi cazzo sia Pericle. Così, mentre sento gente festeggiare, io switcho un attimo dalle mie faccende e guardo su Wikipedia alla voce Pericle, non capendoci una sega se non che:

1) Pericle era introverso e aveva la testa grossa

2) Pericle ebbe una così profonda influenza sulla società ateniese che Tucidide, lo storico suo contemporaneo, lo acclamò come “primo cittadino di Atene”.

E allora ho pensato che Emerenziano “Piero Angela” Cardasfera voleva trasmettermi proprio questo messaggio:

“Strama ha una profonda influenza sulla società ed è stato acclamato primo cittadino di Torino”.

E’ stata la più bella partita dell’Inter che abbia non-visto. Adesso cerco una bella replica integrale e mi godo il momento. Un po’ sono anche triste: è finita la favoletta della squadra un po’ fuzzy che vive alla giornata. Un’Inter no stress. Ora l’Inter ha vinto in casa della prima, è a un punto dalla vetta e adesso non si può più divertire a inanellare vittorie senza un proggggetto. L’Inter adesso è costretta a dirci cosa vuol fare da grande. O forse ce l’ha già detto, ma noi eravamo occupati ad aggiornare il pallottoliere e a sentire scricchiolii di latta e scrosci di sciacquoni, ultimo release del rumore dei nemici.

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JUVENTUS-INTER 1-3ultima modifica: 2012-11-04T02:48:00+01:00da admin
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