LIBERTE’EGALITE’ PORCAPUTTE’
(prima che chiedano anche a Lino Banfi di scrivere qualcosa sulMondiale)
Mentre mi cacciava unatelecamera su per il naso, il mio amico medico milanista si lanciava inuna filippica a difesa del Milan. Non potevo rispondergli a dovere conuna telecamera nel naso (sembravo Dustin Hoffman dal dentista nel”Maratoneta”, che in questo caso sarebbe “Il Maratonetadall’Otorinolaringoiatra), ma quando l’ha tolta ne abbiamo parlato unpo’. Milanisti e juventini si assomigliano molto in questi giorni.Tutti a dire che è una buffonata, che le richieste sonoesagerate, che non si può, ma come, va tutto a culo, il calcio,l’Italia, lo sport, no dai non si può. Io che rispondo solo:datemi un’alternativa, dobbiamo far finta che non sia successo niente?La cosa curiosa è che mentre mi ravanava nel naso mancavano 51ore alla finale dei Mondiali e non ne abbiamo parlato.
Intanto,aspettando che la palla rotoli un paio d’ore sul prato di Berlino, oggiho appreso una serie di non-notizie sul processo alla Cupola. Tuttinegano, ci mancherebbe. Tutti chiedono l’assoluzione. Ovvio. L’unicovero avvenimento del processo resta dunque la confessione della Juve,quel “non mandateci in C, ve bene la B” che ha sparigliato le carte. LaJuve non ha chiesto l’assoluzione, e questa è una condanna ancheper le altre. Resta da stabilire la gradazione. Lazio e Fiorentina nonse le caga nessuno. Tutto dipende da Juve e Milan. Il Milan cisarà rimasto di merda quando la Juve ha buttato lì la cosadel patteggiare. Anche se la richiesta del patteggiamento di fatto, seaccolta, salverà il Milan dalla retrocessione. Ma speroanche che ci si ricordi dei precedenti, come in ogni questione giuridicache si rispetti. Ci sono state squadre retrocesse o penalizzate pertelefonate non intercettate, ma raccontate. La differenza traquesto processo e tutti gli altri è incommensurabile. Non dico ilcolpo di spugna (non ci voglio pensare, e comunque mi sembra fuoridiscussione), ma anche una linea morbida sarebbe inadeguata alla portatadei fatti.
Così, inascensore, col naso che ancora mi pizzicava, ho pensatofortemente al risarcimento delle parti civili. Se passa la lineamorbida, bisogna dare a Cesare ciò che è di Cesare. Se laJuve avrà la B, se il Milan resterà in A, all’Interbisognerà dare ago e filo, sennò i conti non tornanopiù.
(nella foto: un classicoimmortale)
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