CAMPIONI/7

CAMPIONI/7

Dovrebbe esserci sempre, per legge, in ogni squadra, penaesclusione dal campionato, uno che sa giocare a pallone. Uno cheaccarezza la palla, che sa dove andare, che sa cosa fare, che brilla diluce propria, che c’è anche quando non lo vedi, che qualche voltanon c’è ma lo perdoni perchè sai che la prossima volta cisarà. E’ l’amalgama che mette insieme gli altri: i pedalatori, imacellai, i poeti, gli arafasce, gli sfondatori, i creativi, le apioperaie. Non sto qua a fare la storia di Figo. Del Figo portoghese espagnolo c’importa una fava. Dico solo che ci lascia con duescudetti vinti in due anni, con l’onestà intellettuale di uno chenon si vergogna di dire che 35 anni è meglio rubare stipendi agliarabi piuttosto che ai Moratti (sempre petrolieri sono), con lasoddisfazione di aver visto un campione e un professionista, noiabituati (come gli altri) a troie e a mezze figure. Il Figo di diecianni fa ci avrebbe fatto impazzire, ma quello maturo di questi due annici ha fatto leccare le labbra dalla delizia.

Chiudo laserie dei campioni con lui e con il numero 7, un cerchio che si chiude.Di Burdisso, di Cambiasso, di Vieira, di Crespo, di Dacourt ecceteraspero di parlare tra un anno, di questi tempi, con la stessa enfasi econ la bacheca più pesante. Oggi è finito il campionato econ lui una stagione intensa. Come quando si mangia un dolce fantastico,o si schiocca la lingua dopo un bicchiere di un grande vino: io chiudogli occhi e vedo la falcata a pelo d’erba di Figo, una danza leggiadra esenza tempo. Ciao dai Campioni d’Italia, Luis, e che la sabbia ti sialieve sotto i tacchetti.

xXx

CAMPIONI/7ultima modifica: 2007-05-27T23:00:55+02:00da admin
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