GIUSTIZIA SPORTIVA

COSA DOBBIAMO ALLA JUVE?

Su tutti i giornali oggi è stato un florilegio di verbali e controverbali sulla vicenda del calcioscommesse che coinvolgerebbe Antonio Conte, che secondo tale Carobbio sarebbe stato al corrente dell’accomodamento del risultato di due partite del Siena, la squadra che allenava all’epoca dei fatti. Le voci di questo coinvolgimento erano già emerse parecchie settimane fa, tanto che in una conferenza stampa prepartita Conte, nello smentire tutto, auspicava di essere sentito dai magistrati sportivi per dare eventualmente la sua versione dei fatti. Giusto, legittimo, doveroso. Ma questo non è ancora avvenuto. L’interrogatorio di Carobbio in cui Conte viene citato – tra l’altro per una circostanza piuttosto grave che rischia di andare al di là della semplice omessa denuncia – è del 29 febbraio. Sono passati quasi tre mesi e Conte non è stato sentito. Non è proprio un semplice ritardo: nel frattempo sono state deferite 22 squadre e 61 tesserati – una prima tranche, si dice, lasciando intendere che non è finita qui -, quindi di cose ne sono state fatte. Ma non per Conte.

Premessa doverosa: fino a prova contraria Conte è innocente. Anzi, fino a prova contrarissima. Quale possa essere il grado di attendibilità di gente che scommetteva contro se stessa o cercava di maneggiare partite, vabbè, è tutto da calcolare. Il pentitismo di un calciatore scommettitore ha la statura morale e materiale, chessò, di un Berlusconi ministro della Famiglia. E del resto questo sfacelo del calcio ce lo siamo fabbricato noi, con un sistema di scommesse legali che ha abbassato alla stragrande l’asticella della sicurezza. Condizionare vittorie e sconfitte non è semplicissimo, ma per le varie opzioni over, under, parziali e controparziali una soluzione la si può trovare sempre senza neanche mettere in discussione troppe cose. E questi ragazzotti troppo cresciuti e troppo arricchiti si sono ingegnati un sacco con l’aiuto di qualche vecchio marpione e qualche delinquente di professione. State sicuri che quando ci sarà l’opzione “Peli del buco del culo del portiere di riserva della squadra ospite” ci sarà gente che metterà il valium nell’acqua minerale del compagno di camera e passerà la notte a spulciare la peluria anale per poi passare le informazioni a zingari, bolognesi eccetera.

Ma torniamo a Conte. Lo ascolteranno, lo scagioneranno, lo deferiranno? Boh. Una cosa è certa: la differenza di trattatamento. All’Inter e a Mancini, a quattro giorni dalla fine di un campionato, non risparmiarono quella clamorosa panzana del sarto che naturalmente si risolse con goffi tentativi di scuse e ridimensionamenti. A Conte, e alla Juve, non è stato invece dato alcun disturbo. Dopo un campionato trascorso a emettere comunicati (tranne che sul gol di Muntari) e a rompere il cazzo sulla contemporaneità delle partite, la discreta rottura di palle che poteva essere uno scomodo e imbarazzante interrogatorio è stata rinviata sine die.

Mica sarebbe cambiato qualcosa, eh? La Juve ha stravinto il campionato, chiudendo imbattuta. Incontestabile. Ma non parliamo di punti. Parliamo di calcio in senso lato. Con un certo anticipo sul verdetto del campionato che la riammette in paradiso, la Juve si è ripresa tutto lo storico carico di arroganza con cui da sempre si muove nel calcio. Se l’è ripresa non solo a forza di risultati – e fin qui nulla da dire – ma con la passiva connivenza del carrozzone che qualcuno si ostina a chiamare Lega o Federcalcio, a seconda dei ruoli o delle circostanze. La Juve può tutto, come prima che le ritirassero le Sim. Può parlare di terze stelle con una faccia tosta epocale. Può farsi un baffo – ormai da mesi e mesi – della clausola compromissoria. No, perchè sono andato su Wikipedia per fare questo copincolla

(…) Un esempio noto di clausola compromissoria è quella utilizzata dalle federazioni sportive (ad esempio la FIGC): all’atto del tesseramento, i tesserati rinunciano ad adire la giustizia ordinaria per tutte le controversie inerenti all’attività sportiva, rimettendosi al giudizio degli organi competenti della federazione stessa (giudice sportivo). (…)

per farvi ridere, così, pensando a quello che da non mi ricordo più quanto tempo la Juve fa in tema di scudetto 2006, ricorrendo e controricorrendo a qualsiasi organo giudicante esistente sul pianeta Terra senza mai essere non dico sanzionata, ma almeno censurata. Insomma, cosa cazzo dovrà mai il calcio italiano alla Juve, quale debito deve pagare, quale colpa deve scontare? Ce lo spieghino. Perchè altrimenti sarebbe ora che qualcuno dicesse qualcosa, così, giusto per farci capire. Ma il mondo del calcio è ridicolo a tutto tondo, e appena si spengono le luci e si esauriscono i calendari non c’è nemmeno qualche bella partita con cui distrarsi un po’ da questa bella merda.

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GIUSTIZIA SPORTIVAultima modifica: 2012-05-18T22:20:00+02:00da admin
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