LONDRA DAY #13

ENLARGE YOUR PENIS

Distratto da Schwazer e da Bolt, il mondo – sportivo e sociale, diciamo del welfare (o forse, a ben vedere, del wellness) – non ha trovato il tempo e il modo di affontare con la dovuta attenzione il caso di Henrik Rummel, il canottiere statunitense che ha festeggiato in una maniera abbastanza particolare – diciamo spontanea, ecco – il prestigioso bronzo nel quattro di coppia. Per sua sfortuna (o fortuna, ancora non sappiamo quali sviluppi potrà avere questa scoperta), la bizzarra manifestazione di felicità e soddisfazione non si è verificata negli spogliatoi, in acqua, sulla barca, al ristorante, in bagno, a letto o dove cazzo volete voi (mai come in questa circostanza mi scuso per l’uso della parola cazzo), ma sul podio, durante la premiazione, in mondovisione globale universale.

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Diciamo subito che Rummel, interpellato a proposito (mi immagino il giornalista che, tra mille giri di parole, gli chiedeva come mai ce l’aveva duro mentre lo premiavano), ha smentito ogni circostanza: “Giuro che il mio pene non era eretto, non so come sia finito in quella posizione, càpita”. Certo che, di fronte alla fotografia e di fronte anche al video, che vi invito a esaminare cliccando qui, qualche dubbio rimane. Come Schwazer non ha convinto del tutto, anche Rummel non convince del tutto.

I casi sono due:

1) O Henrik a riposo ha un pene enorme, e noi siamo tutti contenti per lui.

2) O effettivamente durante la premiazione, per non si sa quale rapporto di causa-effetto, il suo pene ha avuto una reazione del tutto inattesa e presa a titolo personale. Oppure no, Henrik pensava al dopo-premiazione. Oppure si sentiva benissimo al pensiero del terzo posto, della medaglia, della gloria, del podio. Insomma, godeva del suo successo. Legittimamente. Ma anche sostanzialmente.

Si noterà del video che la premiazione è stata effettuata da due maschi di età avanzata. La damigella, che in un fotogramma appare anche piuttosto sovrappeso, era ferma all’altro lato del podio. Diciamo che non si ravvedono gli estremi di una reazione diretta a uno stimolo visivo immediato. Si noterà anche ha il prode Henrik indirizza saluti verso una parte indeterminata della tribuna. Forse già pensava alla fine della castità olimpica con la fidanzata. E con il livello di testosterone che può avere un canottiere americano che ha appena vinto il bronzo, è un attimo trovarsi con un remo nei pantaloni.

LONDRA DAY #13ultima modifica: 2012-08-09T17:35:00+02:00da admin
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