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ATALANTA-INTER 1-1

SFIGA

(FINO A UN CERTO PUNTO)

Forse le cose sono un pochino cambiate. Nel senso che non siamo più molto sfigati, ma sfigati e basta, senza il molto. Ho ripensato al gol che Yepes non ha fatto: sarebbe stato il colmo della sfiga, una sfiga colossale e beffarda che prima ti fa prendere un palo incredibile e poi ti punisce così, molto oltre i tuoi demeriti, con Yepes, no dico, Yepes. E invece la parata di spina calcaneare di Carrizo mi fa pensare che che siamo sì sfigati, ma fino a un certo punto.

A me l’Inter del secondo tempo è piaciuta. Sempre con il pallino in mano, a parte Yepes e poco altro. Sempre a creare, attaccare, provarci. Non è solo il minimo sindacale, mi sembra un qualcosa di più. E’ quel qualcosa di più che distingue l’Inter di Mazzarri dalle ultime Inter, e va bene così. Stabilito che non siamo mediamente molto fortunati, ma in qualche marginale caso yepesiano invece sì, credo che il miste e la truppa si debbano interrogare su come fare l’upgrade, perchè adesso è ora, basta seghe.

Nel mese che è seguito a Inter-Fiorentina, ultima partita di una certa Inter (quella che giocava alla grande, anche a illuderci), abbiamo giocato 5 volte e abbiamo vinto solo la famosa partita dei gol brutti. Poi c’è stata la tranvata con la Roma, e poi ci sono state tre trasferte-fotocopia, tre trasferte in cui vai avanti e ti raggiungono, tre trasferte che potevi vincere e invece hai pareggiato, tre trasferte che ti lasciano addosso – proprio per questo – quella fastidiosa sensazione del vorrei ma non posso. Partite moralmente dannose.

Non è un semplice esercizio, una banale richiesta. In realtà questa Inter qualcosa in più lo può fare davvero. E c’è qualcosa che non è solo sfiga a frenarci. E’ lì che dobbiamo insistere e convincerci che non dipende da congiunzioni astrali o complotti universali, ma da noi. La partita di Bergamo, statisticamente, aveva una sua importanza. Era la decima giornata, si scavalla un quarto di campionato, la classifica ha assunto una forma vera. In questa classifica, che ci fotografa abbastanza fedelmente (è la statistica, bellezza), sappiamo di aver devoluto qualcosa alla sfiga e qualcosa ai nostri difettucci, che ci sono, sono tanti, ma governabili. Soprattutto se la squadra gioca come stasera, cioè con consapevolezza e con voglia. Entrerà nei crani di tutti, prima o poi, che certe mollezze momentanee a volte costano un casino (come cazzo si fa a perdere il pallone del cross per Denis? Come cazzo si fa a far arrivare Yepes a non-segnare il comodo gol partita?). E’ giusto crederci, più che mai. Avanti così, ragazzi, pensando meno alla sfiga e un po’ più a mordere.

ATALANTA-INTER 1-1ultima modifica: 2013-10-30T00:40:31+01:00da
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