AMARCORD

BURGNICH

Debbo dire che alcune volte date il meglio di voi. Il giochino dei ricordi sotto i telomeri è stato bello e anche un po’ commovente. Non posso esimermi, quindi, dall’accodare ai vostri il mio veloce riepilogo personale.

Nasco calcisticamente il 17 giugno 1970. Dormivo. Mi svegliano mia madre e mio padre urlando “gaaaaaaaa” nel cuore della notte. Italia-Germania, supplementari, aveva appena segnato (l’interista) Burgnich la rete del 2-2. Vedrò finire quella partita e con il calcio non la smetterò più.  Qualche giorno dopo, durante l’intervallo di Italia-Brasile, la finale di Mexico 70, sul punteggio di 1-1, scendo in cortile con una pallina rossa e gioco da solo per un quarto d’ora, facendo gol tra due alberi: è un ricordo preciso. Divento nerazzurro seguendo naturalmente il ceppo materno, molto nerazzurro appunto, con il sereno beneplacito di mio padre, tifoso della Vogherese. Prima partita a San Siro: Milan-Inter 3-0. Ero nei distinti dietro la porta (l’attuale primo anello blu) che diventeranno uno dei luoghi fondamentali della mia formazione sportiva e umana. Vedrò molte partite dell’Inter con lo zio e molte partite della Vogherese con mio padre, in un doppio registro (la Voghe è pure rossonera) che ho sempre mantenuto (anche se poi, emigrando a Pavia, ho iniziato a trascurare la Voghe per passare al basket e, talvolta, ai cugini rivali del Pavia). Ho bellissimi ricordi a San Siro così come al Comunale di Voghera, quando ancora c’era la tribuna di legno coperta e divisa in tre segmenti. Ho cominciato con Boninsegna, Mazzola, Facchetti, Jair, Corso, ho spasimato per Altobelli, Beccalossi, Pasinato e Muraro, sono stato a Roma il 5 maggio 2002, mi sono preso le rivincite dei giorni nostri, ma ho visto anche Cerilli osannato in un Inter-Lazio 3.-1, e poi Nicoli, Scanziani e la zona di Orrico, volendo a tutti bene dal primo all’ultimo. Per me il calcio è principalmente una maglia nerazzurra su sfondo verde. Ma anche un sacco di altre cose: Sannino Lucchetti Colloca, per esempio, o una foglia morta di Meo Boate. E’, in breve, alzare il culo nell’esatto istante in cui la rete si gonfia.

 

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AMARCORDultima modifica: 2010-02-11T01:58:00+01:00da admin
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