ITALIA-INGHILTERRA

FACCE

Considerando l’occasionale culo di avere visto Italia-Spagna a Danzica, uno dei rari sussulti che potevano regalarmi questi Europei – con la nazionale di calcio ho raggiunto da tempo la pace dei sensi – é il realizzarsi della sfida Italia-Inghilterra. Non tanto per l’Italia, appunto, ma per l’Inghilterra. Senza alcun motivo che sappia spiegare razionalmente, l’Inghilterra mi piace da sempre. Mi piacciono i cognomi. Mi piacciono le facce (Rooney, fantastico. E il vecchio Roy, cosa potrebbe essere se non inglese?) Mi piacciono le maglie. Mi piace lo stemma. Tutto questo complesso di esteriorità calcistica molto spesso combinato con squadracce immonde, allenatori farlocchi, supporter indifendibili. Ma non c’é niente da fare, l’Inghilterra mi piace a prescindere, forse anche perché non vincerà mai nulla ancora per secoli, é riuscita anche a farsi sfuggire un’ottima generazione di giocatori recenti, ormai tutti avviati all’invecchiamento, e adesso chissà, boh. Intendiamoci, frega un cazzo. Ma prima o poi mi piacerebbe vedere una di quelle facce urlare mentre issa una coppa, mi piacerebbe vedere quelle maglie fare un giro di campo. Cosí, puro sfizio. Mi piacciono i difensori inglesi anche se difendono male, mi piacciono i centrocampisti inglesi anche se non risolvono nulla, mi piacciono gli attaccanti inglesi anche se non segnano. Mi piacciono addirittuta i portieri inglesi nella loro sommarietà e nei loro bellissimi cognomi – Shilton, dai, non é un bel cognome? – e nelle loro figure di merda, saponette umane. A livello di suggestioni, per me l’Inghilterra é come il Brasile. Solo che non vince mai un cazzo. E non é meraviglioso?


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