IL MILAN

METTI A ROBINHO

Dopo l’Uomo Coglione arriva il Giocoliere. Benissimo. Con il solo Ibra la squadra rischiava di essere fin troppo quadrata, mentre ora bisognerà stringersi un pochino. Oppure no. Berlusconi, con Gheddafi  al seguito, è  infatti volato da Blatter per chiedere una piccola modifica al regolamento internazionale: giocare con due palloni o, in subordine, almeno in dodici. Chiesta anche una deroga urgente per il tetto ai giocatori antipatici. Si vota a metà novembre, dopodichè a gennaio sarà ceduto Pato al Barça dopo averlo fatto piagnucolare con la maglia in mano dal balcone di un hammam. Si apre il caso Inzaghi: Galliani mi aveva promesso il posto fisso. Si apre il caso Yepes: non mi sento molto valorizzato. Si apre il caso Abbiati: troppi negri e froci in squadra. Si apre il caso Seedorf: stamattina mi sono iscritto all’Italia dei Valori e mi sono abbonato al Fatto quotidiano, che problema c’è? Si apre il caso Gheddafi: con l’arrivo di Robinho salta l’acquisto di mio figlio, italiani merde infedeli. Si apre il caso Allegri: va bene tutto, ma posso dire/fare una cosa anch’io? Si apre il caso Ibra: non si era detto niente primedonne? Si apre il caso Pierino Prati: merda, speravo di rientrare, ora l’attacco mi sembra a posto. Si apre il caso Amelia: non si era detto che avremmo giocato anche con qualche difensore? Si apre il caso Settore: ora basta, vi prego, fermatevi, io ho un blog sull’Inter. Viva il Milan, abbasso Fini, Juve merda.

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(nella foto: Milanello, seduta di allenamento pomeridiana)