CHE VERGOGNA

CULO (ANDATE A FARE IN)

“Noi siamo lavoratori come tutti gli altri, avere ingaggi alti non puo’ significare godere di meno diritti. La nostra non e’ una minaccia ma una presa di posizione: abbiamo sempre chiesto di essere ascoltati su cio’ che ci compete, ma la Lega di A non ci ha concesso aperture. Chiediamo di essere trattati come persone e non come oggetti”. Massimo Oddo, rappresentante Aic

“Le maggiori preoccupazioni dei calciatori riguardano la tutela sanitaria. Secondo l’accordo scaduto, il giocatore poteva scegliere il proprio medico di fiducia e il club partecipava alle spese. Ora invece la Serie A vorrebbe imporre la scelta del medico e qualora il calciatore decidesse altrimenti dovrebbe sopportare tutte le spese da solo”.  Sergio Campana, presidente dell’Aic

Conservo gelosamente la copia della Gazza di martedì scorso, quella con l’elenco degli stipendi dei giocatori di serie A. No, perché dopo la proclamazione dello sciopero e dopo dichiarazioni così ricche di pathos, come dire, mi ero quasi mosso a pietà per questa categoria così bistrattata di gente trattata come oggetti, che manco può scegliersi il dottore. Solo che poi anche un giuggiolone come me non può non paragonare il suo stipendio con quello di un calciatore. E allora gli girano i coglioni.

Ho scoperto, per esempio, di guadagnare meno del più sfigato degli sfigati della serie A, tipo il terzo portiere del Cagliari Rutzittu o l’immarcescibile A. Filippini del Brescia. Me la potrei giocare – forse, ma dico forse – con Carrozzieri, che è al minimo di stipendio al Palermo. Per dire: se avessi solo lo stipendio del fratello di Burdisso o di Lobont, o anche quello di Cuadrado o di Diamoutene, per non dire di Pulzetti o Morimoto, sarei un uomo sereno e giuro che organizzerei una bel blog-raduno a mie spese (mangiare e bere, eh? alla benza ci pensate voi). Se dovessi invece sbilanciarmi sulle ragioni per cui dello sciopero dei calciatori me ne strafotto, ecco, potrei per esempio chiedere quale preoccupazione per la scelta del medico possono avere Amantino Mancini (3,5 milioni), Julio Baptista (2,6), Flamini (4,5), Suazo (3,2), Salihamidzic (2) e anche lo stesso Oddo (1,3). Se invece avessi lo stipendio di Mexes (2,9), Pirlo (6), Toni (4) o Amauri (4,2) organizzerei un bel charterone lusso per il Cile, dove infilerei tutti questi uomini oggetto nella miniera (per evitare questioni umanitarie, basterebbe anche una settimana) e tirerei fuori i minatori cileni, che farei giocare con diretta Sky un quadrangolare a calcetto denominato “Mi fanno pagare il medico Cup” con telecronaca di Caressa e commento tecnico di Oddo, in diretta video dalla miniera.

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