LA PROVA

SHOW THE BALLS

Questa squadra – cambiato l’allenatore e ritrovato qualche pedina importante, qualcuna fondamentale – deve prendere un suo ritmo. E vincere qualche partita, riacquistare il gusto di puntare a qualcosa, così come sta avvenendo in Champions. E così il primo pensiero è stato: toh, che sfiga, avremmo bisogno di fare una serie, mettere fieno in cascina, vincere due o tre di fila, farci un paio di match sul velluto, e ti capitano subito due partite toste per non dire brutte, l’Atalanta e la Stadio Traballante, nome indiano della squadra che tutti conosciamo.

Poi ho pensato che, in realtà, dobbiamo stare muti. Che diritti a un calendario migliore può accampare una squadra che ha fatto zero punti (e nove gol subiti) nel magico tris con Palermo, Novara e Catania? Può fare minimamente la sborona una squadra che appena un mese fa si faceva piallare dal Novara? Il “calendario migliore” è già andato e ci abbiamo fatto un punto a partita. Adesso arrivano l’Atalanta e i Rosastellati e con loro dobbiamo provare a cambiare marcia.

In fondo, se l’Inter vuol dire qualcosa in questo campionatino italianino, prima o poi deve cominciare. Pur mantenendo l’assetto-disastro, sarebbero bastati 3 punti in più (una miseria) per godere di un’altra vista sul campionato. Invece siamo clamorosamente dietro e con (quasi) tutto ancora da dimostrare. Da inguaribile romantico, e interista, mi sento percorrere brividi in tutto il corpo al pensiero che il nostro campionato inizi adesso e inizi bene, con un altro spirito. In fondo, di questa gente mi fido ancora.

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(“Ahò, m’hanno dato la tuta de Cristiano Ronaldo” “No, guardi che CR è Claudio Ranieri” “…tacci loro”)