LONDRA DAY #9 (AFTERNOON)

DA TRE A CINQUE

londra2012, tennis

Nel tennis le due finali di singolare sono state talmente poco combattute che, frettolosamente, si potrebbero liquidare in poche parole. In realtà hanno detto moltissimo. In campo femminile, la mediocrità complessiva delle varie Enka e Ova che dominano le classifiche è arrivata al pettine delle Williams, due delle rare tenniste “vere” espresse nel dopo-Graf. Le Enka e le Ova hanno dalla loro la giovinezza e la solidità fisica, che ormai difettano alle Williams. Ma se Serena è in forma non c’è Ova che tenga, e la differenza è stata appunto imbarazzante. Troppe Ova e troppe Enka rendono il tennis femminile una roba inguardabile, viva le Williams e quelle come loro.

Quello che è successo in campo maschile è, in prospettiva, molto più interessante. Ero sicuro che avrebbe vinto Murray, che era in formissima, caricato a mille dal pubblico e terribilmente voglioso di cancellare la tremenda sconfitta di Wimbledon (quello vero) di quattro settimane fa. E Federer voleva l’oro del singolare, certamente, ma si era visto nel grande match con Del Potro che non era al massimo della brilantezza e poteva giusto sperare di andare al quinto (come fosse un Nadal). Murray e Del Potro possono partire da qui per rompere un triopolio (si dirà così?) che ormai dura da troppo.

Negli ultimi 9 anni, su 35 Slam giocati (manca ancora l’Us open di quest’anno), 32 sono stati vinti da Federer, Nadal e Djokovic. Stringendo ancora un pochino, hanno vinto 26 dei 27 Slam degli ultimi 7 anni. Il 27mo lo aveva vinto proprio Del Potro, battendo tre anni fa Federer in 5 set agli Us Open. Del Potro, dopo un sacco di problemi, è tornato grande a Londra 2012, e Murray ci è diventato definitivamente grande. Il tennis olimpico era sempre stato robetta moscia, e invece dobbiamo al torneo di Londra 2012 se il tennis, da un affare a tre, diventerà forse un affare a cinque. Federer ha 31 anni ma gli altri sono giovani (26 anni Nadal, 25 Djokovic e Murray, 24 Del Potro anche se ne dimostra 47). Il tennis maschile, dove il fattore Ova non conta un cazzo, ha davanti un bel futuro.

londra2012, tennis