UDINESE-INTER 3-0

IL POSAPIANO JONATHAN

Dominando i più bassi istinti del tifosotto (pece e piume per Jonathan, confino per i vertici societari e tre quarti della rosa a disposizione, allenatore compreso), dichiaro nel pieno possesso delle mie facoltà mentali che penso (quasi) tutto il bene possibile dell’Inter della prima ora di giuoco e (quasi) tutto il peggio possibile di quella dell’ultima mezzora. Se dalla prima ora scremiamo la traversa di Di Natale (su punizione, quindi casuale), penso che il vantaggio dell’Inter sarebbe stato strameritato. E dico “stra” non in omaggio al mister, ma in omaggio alle tante assenze e al campo in cui si giocava (trasferta a Udine, mica cazzi). Poi il brasiliano sovrappeso (no, non Ronaldo. Ronaldo – anche quello attuale, da reality per ciccioni – avrebbe sfondato la rete) ha fatto quel che ha fatto (una patetica livajata) e la partita è finita lì. A un certo punto io, colto evidentemente da un presentimento orrendo, ho detto a voce alta “Ecco, adesso finisce come con la Lazio” e trenta secondi dopo Handanovic ha raccolto il primo pallone in fondo al sacco. Peccato, anzi, strapeccato: queste partite buttate nel cesso hanno un valore ormai inestimabile. Lazio-Inter, Inter-Genoa, Udinese-Inter: togli un paio di topiche arbitrali e togli Jonathan e Livaja, non potevano essere 9 punti comodi comodi? E invece sono 8 di meno, addio sogni di gloria, arrivederci e grazie.

Butto lì alcune cose:

1) dopo 700 replay non ho capito se su Palacio fosse rigore o meno. Posso però dire che, data la rilevanza dell’eventuale fallo (un contatto tra mezze fighe), forse era meglio restare in piedi e segnare che non buttarsi per terra fulminati strisciando la gambetta, ché un arbitro coglie la gambetta strisciante e ti dà simulazione, caro il mio trecciolino.

2) il tesserato Juan Jesus si dia una calmata. Quando l’ho visto fare il bullo con l’arbitro in occasione della prima ammonizione, avrei scommesso qualsiasi cifra che andava a finire così. Bisogna darsi una calmata in assoluto (visto come vengono giudicati i nostri atteggiamenti aggressivi), ma bisogna darsela anche in senso relativo: già manca Ranocchia, e tu ti fai buttare fuori così? Bravo Juanito, adesso col Pescara chi gioca? Io no, in difesa faccio cagare.

3) non è bello sbracare. Mai. Finale inglorioso. Nemmeno Strama è esente da colpe, anche se mi rendo conto che quando ti volti verso la tua panchina e non vedi nessuno, beh, non dev’essere facile. 

4) purtroppo in alcune situazioni – potevamo vincerla, e invece ne prendiamo 3 – la presunta scarsezza viene evidenziata con effetto fluo. Già detto di Jonathan (ancora non mi capacito di come possano essere state riposte attese su un giocatore così da parte dell’Fc Inter), quando vai in dificoltà emergono le magagne. Cambiasso non è per niente in forma, per esempio. Gargano sbaglia due terzi dei passaggi, per esempio. In attacco se non c’è il centravanti non la metti praticamente mai, per esempio. (avrei altri esempi, ma mi fermo qui perchè sono già abbastanza triste)

5) su Fb ho scritto “ragazzi, d’altronde abbiamo Sneijder ma gioca Jonathan”. Volevo precisare che non mi riferivo a un possibile impiego, oggi come in altre occasioni, dell’olandesino (che considero da due mesi a tutti gli effetti un ex). Ma volevo solo evidenziare il paradosso. Vedi al punto 3: la questione della qualità è imprescindibile, dovunque si voglia arrivare.

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