ELECTION DAY

SIAMO TUTTI OAIESI

ohio.pngNel corso della nottata mi sono reso conto che le elezioni americane sono un complotto medio-plutocratico teso ad affermare l’esistenza dell’Ohio. Mesi di campagna elettorale, un popolo di 314 milioni di persone che va al voto, l’universo con il fiato sospeso, scenari inquietanti, l’attesa, la grande attesa, la grandissima attesa, e poi i destini degli States – e quindi anche un po’ del mondo, un bel po’ – dipendono dall’Ohio.

No, dico: l’Ohio (pronuncia: Oaio).

Trovo inaccettabile che stanotte la mia vita sia dipesa dal voto degli oaiesi, cioè gli ohaioan (pronuncia: oaioioioiognagnan). Voglio dire: ma chi cazzo siete, chi vi conosce? E’ incredibile che una volta ogni quattro anni questi oaiesi tengano per i coglioni gli Stati Uniti e, per induzione, il mondo intero. Ma come è possibile tutto questo? Allora, per comodità e risparmio, non si potrebbero organizzare le elezioni americane nel solo stato dell’Ohio e non romperci i coglioni per notti intere ad aspettare (ad aspettare teeee) il risultato di 50 fottuti stati quando New York, Los Angeles eccetera non contano un cazzo e conta solo

l’Ohio?

Una volta ogni quattro anni ci si trova in Ohio e bòn, si fa prima. Ma scusate, allora uno del Delaware perché cazzo deve andare a votare? E uno del Michigan? A parte che i nomi sono molto più belli, ma qui si va a gusti. Ohio, dai, che nome è? Ma perchè uno del Nebraska o del Colorado o del Maine dovrebbe andare a votare con grande convinzione e spirito democratico e diligenza del buon padre di famiglia quando poi bisogna aspettare per forza l’Ohio e ogni volta ti accorgi che tu e il tuo staterello con un bel nome non conta una cippa di niente?

Ma voi, poi, cosa sapete dell’Ohio? Voglio dire: adesso uscite a farvi un aperitito o a mangiarvi un panino. E se qualcuno vi parla dell’Ohio? O se voi stessi parlate dell’Ohio e uno vi chiede legittimamente “Ma che cazzo è l’Ohio?” (o, più subdolamente, “ma che cazzo ne sai tu dell’Ohio che non sai neanche dov’è il casello di Bereguardo?”), voi cosa siete in grado di rispondere?

Ve lo dico io: niente.

Quindi, per spirito di servizio, vi inoltro alcune informazioni basiche sull’Ohio, di modo che nessuno cada dal pero e si possa fare bella figura in società.

Innanzitutto, l’Ohio si chiama così perchè è attraversato dal fiume Ohio, e questo la dice lunga sulla fantasia degli oaiesi. La parola Ohio, derivata dal dialetto irochese, significa “bel fiume”, e un popolo che chiama “bel fiume” il suo fiume è un popolo che si commenta da solo. Lo stato è a forte impronta agricola e industriale, quindi mi immagino il casino. Le città principali sono Columbus, la capitale, Cleveland e Cincinnati. E fin qui andiamo anche abbastanza bene. Ma la quarta città dello stato è Toledo e la settima è Parma: manco i nomi sanno inventarsi. E’ l’unico stato a non avere la bandiera rettangolare, come Iddio comanda, ma biforcuta. La bandiera biforcuta, santa polenta E poi ci si domanda perchè solo in due occasioni il candidato perdente in Ohio abbia vinto le elezioni Usa. Certo, perchè l’Ohio è meglio perderlo che trovarlo. Viva l’Inter, abbasso l’Ohio, Juve ladra.

ohio2.jpg