SENZA IBRA

IMPARA A FISCHIETTAR

Il signor Ibrahimović Zlatan (Златан Ибрахимовић), nato a Malmoe il 13 ottobre del 1981, di origine bosniaca e nazionalità svedese, è un giuocatore di calcio professionista. Nel suo atteggiamento, che magari a qualcuno può non piacere, io ho sempre ravvisato una serena e onesta coerenza. Lui è un giocatore professionista, fortissimo, e come tale ingaggiato e lautamente pagato secondo le leggi di mercato correlate al suo valore intrinseco. E’ come il signor Wolf in Pulp Fiction: risolve problemi. Magari non tutti, ma molti sì. Se vincerà anche questo, avrà vinto sette degli ultimi otto campionati nazionali a cui ha partecipato con la relativa squadra di club (Ajax, Juve,Inter). Non è un compagnone, non fa le grigliate, non va alle cene dei club, si fa normalmente i cazzi suoi (Corona non lo hai mai fotografato). Non bacia le maglie. O forse preferiremmo uno che bacia le maglie e poi alla prima occasione te lo mette in quel posto?

I fischi a Ibra erano perchè se ne andrà? Bah, certo che se ne andrà. Subito o tra un anno, se ne andrà per inseguire un altro ingaggio, un altro campionato e, possibilmente, qualcosa in Europa che mai gli potrà dare la sua sfigata nazionale. E’ un mercenario? Massì, certo, ma è un mercenario dichiarato, consapevole, manifesto, ce lo ha scritto in fronte e sulla carta d’identità. E’ un mercenario sincero, non avendo mai dichiarato il contrario.

I fischi a Ibra era perchè dava segni di indolenza? Sì, certo, uno così ti viene voglia di fischiarlo di default, e il pubblico di San Siro a fischiare è sempre prontissimo. Sono stati fischi benefici perchè il gol, Ibra, lo ha segnato espressamente per rispondere ai fischi. Lo si è visto da me ha preso palla e ha puntato la porta. Fosse per lui, avrebbe sfondato la rete.

I fischi a Ibra sono giusti? Mah. Togliete Ibra a questa Inter: cosa saremmo, terzi? quarti? Se è lecito fischiare Ibra, è lecito che Ibra risponda come ha risposto. Compreso il gol, che è stato una delle tremila cose da campione che ci ha fatto vedere quest’anno, con una tale densità di qualità e quantità che forse solo il Ronaldo del primo anno può stargli davanti. Ha un solo difetto, Ibra: la sua ossessione europea – Champions e Pallone d’Oro, che strameriterebbe – se la potrebbe coltivare un po’ meglio di quanto non faccia normalmente, anche qui, dove certi obiettivi gli possono sembrare lontani e il suo salary cap l’ha già raggiunto. La sua inconcludenza europea lo rende un po’ più umano e quindi fischiabile. Però siccome l’ossessione eurpea ce l’ha anche Moratti, e quindi noi con lui, perchè non fare un ultimo produttivo trust e provarci nel 2010? Poi se ne vada, Ibra, a farsi strapagare altrove, com’è nei suoi diritti e nel suo core-business. Ma uno così è meglio trovarlo che perderlo e l’Ibra della stagione 2008/09 è una tale sciccheria che ce lo ricorderemo per decenni. E trovarne uno così sarà una missione, temo, impossibile.

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SENZA IBRAultima modifica: 2009-05-03T21:10:36+02:00da admin
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