TOCCA AL MANCIO

TOCCA AL MANCIO

Trepartite in tre competizioni diverse, nell’inizio di stagione piùdilazionato che la storia ricordi, con in mezzo pure una pausa dellanazionale: tracciare un qualsivoglia bilancio su una qualsivogliasquadra sarebbe una follia. Quindi, parlando di Inter, torno con ilcursore a qualche post fa e trascino in questo post la teoria delbicchiere mezzo vuoto. Che dopo la partita di Lisbona ha trovato nuoveragioni di esistere. Non dobbiamo fasciarci la testa, cedere allatentazione dell’ipercritica o lasciarci prendere dalla sindrome disettembre (nel senso che ad agosto noi siamo sempre i favoriti e asettembre ci accorgiamo che sono cazzi). La sconfitta di Lisbonapuò addiruttura essere salutare se qualcuno, dalla tribuna finoal campo passando per la panchina, aveva già pensato di avererisolto tutti i problemi e di avere davanti una stagione in discesa.Cipincollo tutte le mie perplessità di sabato notte: aver datoquattro pere in rimonta alla Roma è stato esaltante, ma mi chiedocome abbiamo potuto prendere quei tre gol; andare avanti di tre reti suun campo difficile come Firenze è stato bellissimo, mal’entusiasmo è svaporato in un finale da dolce Euchessina. Aquelle perplessità ne aggiungo di nuove: a Lisbona nonabbiamo attenuanti, abbiamo giocato una partita loffia e basta, stop,sono partite che puoi pareggiare zero a zero oppure perdere, e se haimolto culo le vinci ma aver culo in partite come quelle di Lisbonaè chiedere troppo dalla vita. Diciamo che è stata unadoccia fredda e che, se siamo accorti, ci può anche far bene.Siamo galattici, occhei, ma dietro siamo friabili come una meringa(appunto) e trasversalmente non siamo perfusi da un’adeguata percentaledi cazzutismo. Spero non pensino, i nostri beniamini, che per dispiegaregli attributi sia per forza necessario andar sotto di tre gol,perchè per meno non c’è voglia di sprecarsi.

Ecco. Dello squadrone abbiamo oggettivamentei nomi, ma non abbiamo ancora i coglioni e le teste. Dello squadroneabbiamo già fatto ampiamente vedere (in due partite su tre,è il 66,6%) la tendenza alle grandi imprese e alle cifrepoderose. Però uno squadrone, uno squadrone vero, fatto e finito,da Lisbona sarebbe tornato con tre punti, o magari con almeno uno dopoaver impattato la emprovisada di Caneira e cercato di vincereall’arrembaggio. Ergo, non siamo ancora uno squadrone a tempo pieno.Fossimo a dicembre mi strapperei i capelli, ma siamo a settembre, allaterza partita di un inizio di stagione a rate, e quindi dico che ilprocesso di crescita e assestamento è appena iniziato eogni giudizio potrebbe essere di troppo.

Chi deve plasmare lo squadrone – nomi, testee zebedei – è il Mancio, non ci sono cazzi. Ho apprezzato inqueste tre partite la voglia di dare una chance a tutti e ladisinvoltura nel panchinare gli adriani e gli zanetti o si sostituireFigo davanti alla sua gente. Detto questo, bisognerebbe passareallo step successivo: costruire la squadra, darle una fisionomia,un’autorevolezza, una forza. Tutte cose che i cognomi, letti uno a uno,ci suggeriscono, ma che ancora non vediamo, oppure vediamo a sprazzi. Ese lo sprazzo non c’è ne prendiamo tre in venti minuti, se losprazzo c’è ne restituiamo quattro con un po’ di bava alla boccae vinciamo supercoppe. Mica poca la differenza.

La faccenda dei cognomi è tutt’altroche secondaria. Quest’anno, più che mai, il Mancio nonpotrà accampare scuse sui cognomi, perchè gliene hannodato di prestigiosi e di nobili, e la squadra è completa comeforse mai abbiamo avuto, magari non perfetta ma di certo potentissima.Mancini sarà un po’ più solo del solito, perchèdopo questa campagna acquisti non potrà andare dal patron con lalista della spesa o l’elenco delle falle. In questa strana stagione incui tutti ci fanno notare che siamo obbligati a vincere, è ilMancio che deve mettere il sigillo. Gli hanno dato i pezzi del puzzle,tutti laccati d’oro. Il giochino ora lo deve risolvere lui. La pressionela dovrà gestire lui. I campioni li dovrà domare lui.D’accordo che gli esami non finiscono mai, ma quest’anno lui nedovrà dare un casino. E spero che se ne sia accorto.

xXx

TOCCA AL MANCIOultima modifica: 2006-09-14T20:39:09+02:00da admin
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