EFFETTO MOURINHO

THE SBORON ONE

In fondo capitò anche al Mancio: quando in un’intervista pre-partita denunciò – primo e unico – il moggismo in tempi ampiamente sospetti ma ancora non sospetti (capisci ammè), gli successe poi la domenica di perdere la partita e di finire cornuto e mazziato, oltre che sbertucciato su giornali e tv. Mourinho sabato ha fatto una sparata epocale, che resterà cliccatissima nella memoria nostra, di Dailymotion e di YouTube, per poi perdere (male) il derby.  Ma  c’è un tale terrore di Mourinho in questo periodo che, praticamente, non è successo niente: al Mancio avrebbero fatto il processo in diretta e per direttissima, mentre al Mou hanno lasciato dire un po’ di frasi di circostanza e spiegazioni non troppo convincenti, almeno per noi che, in nome e per conto suo, ce l’eravamo appena preso in quel posto dai milanisti.
C’è stato uno che ha osato dirgli una cosa manifestamente sgradevole, Fulvio Collovati. Peraltro non gli ha detto “ciao pirla, bella partita di merda”, ma (testuale): “Gli interisti non saranno molto contenti della patita di stasera”, cui Mourinho ha replicato con “Perchè, scusa, tu hai già parlato con tutti gli interisti?”.
Beh, ragazzi, posso dire una cosa? Eccola: che cazzo di risposta è?
La forza mediatica e magnetica di Mourinho in questo momento è tale che se avesse risposto “ambarabbaciccicoccò” avrebbe strappato cori di approvazione e titoloni sui giornali. Ma che risposta è? Sostanzialmente, dico. Io domenica sera non ero per niente contento, nè appiattito sulla presunta soddisfazione di Mourinho nonostante la sconfitta. Se Collovati mi avesse telefonato per controllare a campione l’umore di tutti gli interisti, e presentarsi così attrezzato per fare una domanda allo Speciale, io avrei detto: “Ah, ciao Fulvio, no, non sono contento per un cazzo”. Il problema è che se oggi dici al Mou che ha sbagliato formazione, o che quel modulo non funziona, o che in campo c’erano un paio di cadaveri e in panca gente molto più in forma, quello chissà cosa ti risponde. Per dire: leggesse ‘ste quattro righe mi direbbe “ragazzo, torna al casello e dammi la ricevuta”.
Non mi piace (al momento mi fa sganasciare, poi ci ripenso e mi pento) quando dà dell’analfabeta ai colleghi, ma Mourihno è stato eccelso nella difesa di Baresi, ed è stato straordinario nel dire che gli italiani non amano il calcio perchè si perdono nelle stronzate (un atto d’accusa formidabile e stravolgente, perché ineccepibile). Ma da domenica sera gli interisti – almeno gli interisti, gli altri non so – stanno parlano molto di calcio, di calcio vero, di questioni tecniche, di dubbi tattici. E lui non ci ha risposto, se non mandando a fare in culo Collovati.
Mi attizza troppo il Mourinho personaggio, lo ribadisco, ma rivendico il diritto – Josè, dobbiamo parlare di calcio, no? – di criticare le sue scelte e la sua Inter di questo primo mese, in cui mi ricordo mezza partita scintillante contro la Roma e poi poco altro. Per esempio: non prendevamo così tanti gol su azione da una vita. Lo posso dire o mi arriva in testa il librone del centenario?
Comunque, è evidente, anch’io ho il morbo di Mourinho. Anch’io, come tutti, parlo di Mourinho. E quindi gli do ragione: alla fine si parla troppo d’altro e non di calcio. Eppure è un campionato bellissimo: dopo 5 giornate ci sono solo due squadre imbattute, c’è in testa una società che non è l’Inter, non è la Juve, non è il Milan, non è la Roma, non è neanche (esagero) la Fiorentina. Ci sarebbe da dire e da scrivere. Ma siamo tutti qui a pendere dalle labbra del Mou e a rivederci il film di un derby perso di brutto con gli zombie.
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EFFETTO MOURINHOultima modifica: 2008-09-30T10:18:00+02:00da admin
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