INTER-UDINESE 1-0

COLPO DI JULIO

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Amalaaaa

(unz unz unz unz)

Pazza Inter am

(silenzio)

Non se so ci siano precedenti di questo strano accadimento, ma io la canzoncina non l’avevo mai sentita incriccarsi, come se la vicina di casa avesse tolto la corrente all’Inter stufa di tutto quell’unz unz unz. Lo stadio ha continuato a cantare a cappella, tipo Neri (e azzurri) per Caso, ma  io scaramanticamente la cosa l’ho presa male. Ci ho ripensato quando Zanetti (Zanetti, sì) ha preso palla, ha alzato la testa, ha preso la mira e ha esploso il suo tiro semestrale. Palo. La canzoncina si incricca, il Capitano tira (tira, sì) e prende il palo da venti metri. No, non è giornata, ho pensato. Poco più tardi, a dieci minuti dalla fine, dalle tribune rosse e arancio (sede della parte più genuina e tipica del tifo nerazzurro) (cioè i rompicoglioni) (io ero in tribuna arancio, sia chiaro) la gente ha cominciato a uscire copiosa, mentre io guardavo i risultati sul tabellone e notavo con sconcerto che tutte le altre vincevano.

Oggi mi trovavo in una situazione un po’ particolare. Ospite del Don, stipato in mezzo ai piccoli atleti delle scuole calcio, con quelle belle voci acute da ragazzini che facevano Inter cià-cià-cià, aeroplanini di carta che volavano, uno spicchio furlano che tifava Udine, su ciascun sedile una brioche e tutt’intorno un’aria lieve da gita scolastica. Il Don parlava con me e con la coda dell’occhio valutava la disciplina della truppa. Fischio d’inizio. “Posso andare in bagno?”. “Siamo qua dalla una e ci vai adesso?”. Cose così, cose belle.

Il primo tempo mi disturba assai. Noi teniamo palla e combiniamo poco, il portiere dell’Udinese non sporca i guanti, mentre i suoi compagni partono in contropiede che è una meraviglia. Alla trentesima palla persa di Quaresma il piccolo Tommaso mi fa toc toc sulla spalla e mi dice: “E’ un uomo inutile”. E io penso: se un ragazzino di undici anni valuta con una certa cognizione di causa l’inutilità di Quaresma, perchè un allenatore di quarantacinque anni strapagato non riesce a raggiungere la stessa determinazione? “Tranquillo, nel secondo tempo lo toglie, Stankovic si è scaldato mezz’ora”, faccio a Tommasino dandomi un tono da viveur del rettangolo verde. Ma lui mi fa: “Secondo me mette Cruz”, e io gli sorrido  amorevolmente come si deve fare con questi ragazzini calcisticamente intraprendenti che non hanno rispetto degli anziani blogger padani.

Mourinho, in effetti, mette Cruz.

Tommaso me lo fa notare con fair play, io gli sorrido e sto per cedergli le chiavi del blog, quando finalmente l’Inter mette assieme un paio di azioni consecutive e la partita prende corpo. Fuori anche Balotelli e dentro un Obinna meno suazesco del solito. La squadra viaggia molto meglio, ma poi va un po’ spegnendosi e nel finale non sembra avercene più. La gente esce e uscirei anch’io, ma in realtà non l’ho mai fatto in vita mia. Quando c’è l’Inter ho il sedere saldato al sedile, tipo quel cavolo di esperimento, come si chiamavano quei due cosi, i due emisferi, massì dai.

Angolo.

Obinna serve a qualcosa, a differenza del Trivela. Cross, casino, gol. Anzi, gaaaaaaaaaaaaaa. Mi ritrovo abbracciato al Don, esultiamo e saltiamo, sembriamo due seminaristi che fanno la corsa nei sacchi, boing boing, Tommaso mi dà un cinque e per fortuna non insiste sulla cosa di Cruz. Boing boing boing.

Defluisco, sereno ma non contento. Siamo primi, ma è vera gloria? Mourinho ci è o ci fa? Dobbiamo sempre devolvere un’oretta di partita alla ricerca dello schema giusto, che troviamo solo facendo i cambi (oggi, per fortuna, azzeccatissimi)? Cosa avremmo detto di questa partita se Cruz, al minuto novantadue, si fosse inzuccato con Ramiro invece che incocciare il pallone? Quaresma deve giocare per forza? Il 4-3-3 ha davvero una sua  pur pallida utilità, stando così le cose (questi uomini, cioè, e la loro forma attuale)?

D’accordo, abbiamo giocato contro la nostra bestia nera, e non è frequente vedere una seconda in classifica venire a San Siro a giocare di puro contropiede e facendo mucchio in difesa. Ma stavolta qualche dubbio mi sembra giusto nutrirlo, visto che abbiamo segnato in zona Cesaroni (è più in là della Cesarini) e prima del colpo di Julio non eravamo così di buon umore. Tanto meno io, che mi stavo tormentando sul mio sedile arancio prima di quell’incornata e che una frazione di secondo dopo ero là sui gradoni che facevo boing boing con uno stimato professore di lettere.

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INTER-UDINESE 1-0ultima modifica: 2008-11-09T23:34:30+01:00da admin
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