IL 5-5-5

TUTTI DENTRO 

Non so a voi, ma a me lo schema di Mourinho denominato

“Non vi preoccupate, niente è perduto, adesso sistemo tutto io, vi sembrerà tutto un po’ alla cazzo ma secondo me ha una logica precisa nel segno dell’offensivismo e dello spettacolo finalizzato al risultato e all’esaltazione di un’idea moderna che mi appartiene, e comunque voi italiani non capite una cippa di calcio per cui fidatevi”

(per brevità definito 5-5-5)

non so a voi, dicevo, ma a me provoca un crogiuolo di sentimenti contrastanti e non sempre compatibili. I vari passaggi che scandiscono il transito dallo schema iniziale (4-4-2) a quello finale (3-1-2-4) (ma forse sarebbe meglio dire 3-1-6), per quanto mi riguarda, sono i seguenti:

1. Fase dell’entusiasmo (detta anche Fase Generale Custer).  Dalla preoccupazione per il risultato della partita passo velocemente a un atteggiamento ansioso ma molto propositivo. Alla prima uscita di un centrocampista, per fare posto a una nuova punta, mi sollevo dal divano e simulo la tromba della carica: pepeeee-pepeeee-pepè-pepè-pepeeeeeee.

2. Fase della belligeranza (detta anche: Fase Pirati dei Caraibi). Si innesca all’entrata della seconda punta, di solito in luogo di un laterale qualsiasi o di un inutile difensore centrale. Vengo colto da un sincero sconcerto che cerco di mascherare alzandomi in piedi sul divano e mettendo un piede sullo schienale, urlando “All’arrembaggio miei prodi!”. La parola “prodi” mi induce un leggero e sinistro brivido che cerco di contenere aumentando la plasticità della posa, e a volte aggiungendo “Nemico a babordo!”

3. Fase dell’Orociok. Mentre si comincia a crossare alla carlona dalla trequarti verso un’area dove si affollano i dieci difensori avversari e le nostre sei-sette punte, vengo colto da fame nervosa. Pur con la bocca piena non faccio mancare il mio sincero incitamento: “Pforsaaa Inpftreerrr (gulp)”.

4. Fase del “viva il parroco”. In preda ai più oscuri presagi, mi lascio andare ad alcune indicazioni molto basic. “E crossa, cazzo!”, seguita pochi istanti dopo da: “Ma che cazzo crossi, imbecille!”

5. Fase della depressione. Mi prende di solito quando, alla fine della partita, non abbiamo vinto e vedo uscire a testa bassa sei-sette punte in maglia nerazzurra che non hanno combinato una sega, e vedo succesivamente apparire in tv un mio coetaneo brizzolato che adora il rito delle interviste purchessia. A volte, nella notte, mi sveglio di soprassalto e urlo “Crossa, cazzo!”. Più raramente: “Ma che cazzo crossi!”. La mattina sono uno straccio.

mour.jpg
IL 5-5-5ultima modifica: 2008-11-27T13:01:00+01:00da admin
Reposta per primo quest’articolo