AVANTI MOU

SPECIAL ONE MORE

Rispondendo alla volontà dell’allenatore di proseguire nel progetto avviato insieme un anno fa, volontà accolta con piacere dalla società come segnale di attaccamento e spirito sempre vincente, F.C. Internazionale rende noto il prolungamento del contratto di José Mourinho fino al 30 giugno 2012.

Il comunicato dell’Inter è delle 23.02, ora in cui di solito la famiglia interista tira tardi davanti al focolare domestico. Quelli dell’ufficio stampa se ne sono andati a casa da un bel pezzo, Oriali sta tirando fuori dall’armadio i vestiti del giorno dopo controllando gli abbinamenti e le nuance, Branca sta visitando l’home banking aspettando la mezzanotte e Moratti sta pisolando davanti alla tv (Milly gli avrà messo come al solito Discovery Channel). Quindi c’era urgenza di scriverlo stasera, subito, e non domani mattina alle 9, perchè un’altra sventagliata di titoli sul giornali, di congetture ardite (e di risalite), di ipotesi più o meno fantasiose e di calcoli matematici sulle percentuali murigniane sarebbe stata letale.

Quindi era tutto vero. Lo 0,1 per cento esisteva e pesava come un 49,9 (parole dello stesso Mou). La società era preoccupata, il presidente un po’ incazzato. E Mourinho sospirava al solo pensiero di vedersi seduto sulla panchina del Bernabeu, come chiunque tra noi sospirerebbe guardando una foto di Beyonce Knowles o di Anna Mouglalis. Che non vuol dire che te le devi per forza fare, santo cielo, ma almeno ci pensi con serena voluttà.

Era tutto vero. E così, a botta calda, direi che ha vinto Mourinho. Lui si è presentato in sede con la volontà di proseguire nel progetto avviato insieme un anno fa

traduzione: Adesso fate come dico io, perchè sennò finisce tutto a schifìo. Ho bisogno un altro paio di giocatori e che me ne vendiate otto o nove (ma non Ibra, cazzo), perchè non voglio più rotture di coglioni. Ho vinto il campionato con un piede solo e mi sono sorbito un po’ di rogne, se penso che la panchina del Real è vacante mi darei delle martellate sui coglioni, ma in fondo ho firmato un bel contrattino e vi faccio il piacere di restare, dai, be happy. Se poi mi allungate il contratto di un anno e confermate la clausolina che mi permette di andarmene se lo voglio (adesso in effetti sarebbe prestino, ho la faccia come il culo ma non così tanta), ecco, direi che siamo a posto.

e ha trovato una società che ha accolto con piacere questa sua volontà, segnale di attaccamento e spirito sempre vincente

traduzione: Questa tiritera dello 0,1 per cento è stata degna di un cravattaro, ma ci sei simpatico, ci tieni lo spogliatoio in ordine e non abbiamo un altro disponibile con cui puntare ai quarti di Champions. Un po’ ci spiace perchè c’è libero Zenga, ma direi che possiamo uscirne con questa cosa che piacera tanto ai nonni e ai nipoti. Siccome ti sei reso un po’ impopolare, dopo che eri arrivato vicino alla beatificazione, potresti redimerti facendoci vincere qualcosina anche l’anno prossimo.

E vissero tutti felici e contenti, tranne Viganò tirato giù dal letto per buttare giù quattro righe di melassa alle undici di sera: “Vieni, cazzo, prima che ci ripensino”. “Ma figa, sto vedendo Lost”. “Sbrigati, sennò qui finisce tipo Torino-Genoa”.

 

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AVANTI MOUultima modifica: 2009-05-26T00:31:00+02:00da admin
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