MARATONA DI BERLINO

SCARA MAKAU

Non avevo bisogno di questa occasione per misurare il tasso di cultura sportiva dell’Italia, ma non trovare nella home della Gazza uno straccio di pezzo (solo una fotonotizia, quindi due righe) sul nuovo record mondiale della maratona mi provoca uno stravolgimento interiore. Vabbuo’, sappiate che tale Patrick Makau, 26 anni, keniano, ha tolto il record a Gebre (a Gebre!) correndo in 2h 03′ 38″ (21 secondi meglio di Gebre) alla spaventosa media di 2′ 56″ al chilometro, una roba che solo a pensarci mi viene un capogiro, e non solo perchè non corro da 56 fottuti giorni e il parlare di corsa mi provoca uno stordimento concettuale. Anch’io, a volte, corro a 2′ 56″, anche se per poche decine di metri: capita quando affronto discese con pendenza del 20% e tra l’altro dopo un po’ rallento, perché mi sento come Ghedina nella Mausfalle e mi assale la paura di rotolare a valle. Ora, cara Gazza, capisco che la vittoria del doppio Bracciali-Starace al torneo di Bucarest sia un notizione ma, diobono, rendi edotti i tuoi lettori che nel mondo capitano cose clamorose che non contemplino la presenza di un pallone o di una pallina.

Mi piace anche sottolineare che tra le donne (ha vinto la Kiplagat in 2h 19′, minchia, terza Radcliffe, sesta Incerti e settima Console) è arrivata ottava Valeria Straneo in 2h 26′ 33″, con un passaggio in 1h 13′ 13″ alla mezza (ha corso le due metà quasi allo stesso preciso tempo, solo questo è da applausi). Valeria Straneo, sconosciuta al di fuori dell’ambiente podistico, è una quasi normale: nel senso che è ovviamente un’atleta con i controcazzi, ma ha 35 anni, un lavoro e una famiglia. Anzi, per la famiglia praticamente è stata ferma tre anni di fila (nel 2005 e nel 2007 ha fatto due figli) e poi nel 2010 si è sottoposta a un intervento per risolvere un problema congenito che le provocava l’anemia. Lavora in un asilo nido. Poi torna a casa e ha un altro asilo nido (due figli piccoli) di cui occuparsi. Nel frattempo trova il tempo di allenarsi e gareggiare, e di fare 2h 26′ a Berlino che potrebbe valergli un posto alle Olimpiadi (se il minimo fosse lo stesso di Pechino, è già un paio di minuti sotto). La Gazza però parla d’altro. Anche di poker, avvertendoci che al Pgp c’è il vuoto dietro Amatruda. Fuck you, little Gazz.

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MARATONA DI BERLINOultima modifica: 2011-09-25T15:11:14+02:00da admin
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