CRISI INTER

IL CONFUSIONIZZATORE

Non pensavo che ci saremmo trovati anche con il problema allenatore. Non lo pensavo in assoluto, figuriamoci così presto. Erano già chiare le altre faccende – quelle della gente logora o intristita, del mercato a impatto zero, del ciclo finito – ma pensavo che dopo la risoluzione dell’equivoco Gasperini, pur pagato a carissimo prezzo (due mesi buttati nel cesso), almeno la questione della guida tecnica e morale della squadra si potesse dire risolta. E invece no, il problema esiste. Va premesso: non è mica tutta colpa sua, per carità. Non è colpa sua se gli rubano una partita-chiave come Inter-Napoli, non è colpa sua se il centravanti sviene battendo un rigore al novantesimo, non è colpa sua se mezza squadra fa cagare di suo e non per scelta tecnica. Però la partita con l’Udinese ha smascherato Ranieri.

Quello che avevamo salutato come il Normalizzatore – colui cioè che dopo Gasperini doveva riportare la squadra a fare le cose che sapeva fare a memoria, le cose normali appunto – si sta rivelando il Thinkerman di Chelsea. L’Aggiustatore non nel senso che speravamo noi – che rimettesse in piedi la baracca e stop – ma nel senso in cui amavano prenderlo in giro a Londra: l’Aggiustatore perché spesso faceva e disfaceva, iniziava con un modulo e finiva con un altro, faceva cambi un po’ astrusi. Aggiustava, appunto. E spesso in corsa. Che è quello che è successo con l’Udinese e che è successo spesso in questi suoi tre mesi scarsi di gestione.

Tutto questo, naturalmente, va considerato al netto degli infortuni. E Ranieri, che ne ha dovuti fin qui gestire una caterva, è perennemente costretto a fare il Thinkermam, ci piaccia o no. Ma l’avere continuamente cambiato modulo per adattarsi agli infortuni e soprattutto (e purtroppo) alla squadra che si andava ad affrontare (un atteggiamento passivo che non paga quasi mai) ha negato certezze a una squadra che era uscita dal periodo gasperiniano in crisi di identità. Gli schemi non me li ricordo nemmeno più, tanti ne ha fatti. Gli si chiedeva un 4-3-1-2 per farci stare tranquilli, ma poi ha tirato fuori dal cilindro robette del tipo 4-1-4-1, 4-3-3, 4-2-3-1 fino al 4-4-2 con l’Udinese con dentro uno stuolo di esterni o presunti tali che nemmeno Cuper.

E alla fine con l’Udinese è andato in confusione totale pure lui, l’Aggiustatore, continuando a inserire tacòn peggio di ogni precedente buso fino all’apoteosi finale. Una fregola aggiustatrice in cui Ranieri si è dimenticato di aggiustare le cose vere e ha proceduto per tentativi fantasiosi o incomprensibili, tanto da confessarlo lui stesso: mettendo Zarate ho perso la partita. Vabbe’, almeno è onesto.

A mister Thinkerman, peraltro, vorrei girare alcune domande rimaste inevase e che mi ronzano in testa da sabato sera.

1) Milito e Pazzini non solo non possono giocare insieme, ma in questo momento fanno clamorosamente cagare singolarmente. Come hai fatto, Aggiustatore, a tenerli in campo 90 interminabili minuti? Zarate, giocatore già inutile di suo, non è meglio metterlo dentro nel suo ruolo vero? Castaignos, che in teoria doveva essere carico come una molla dopo aver fatto un gol da tre punti nella partita precedente, pur con tutte le sue timidezze non sarebbe stato comunque meglio di uno dei due cadaveri? Non gli si poteva far giocare mezz’ora? Se non gioca mezz’ora dopo avere segnato un gol e in una partita in cui i due attaccanti titolari fanno vomitare, quando gioca?

2) A proposito di giocatori al posto giusto, abbiamo scoperto di avere un giocatorino – Faraoni – che ogni tanto si potrebbe mettere dentro a fare il suo ruolo, l’esterno di difesa: corre, sembra lucido, crossa bene. No, per dire: invece di far giocare diciassette ruoli diversi a Zanetti, o far giocare esterni di difesa che non si sentono tali, che non se la sentono, che fanno cagare (ne abbiamo varie tipologie), non si può far giocare ogni tanto questo Faraoni?

3) Potete dire a Faraoni o ad Alvarez di tingersi i capelli di biondo? Sono fottutamente uguali. D’accordo, uno corre e l’altro fa finta, ma non sempre riesci a cogliere la differenza.

4) A proposito di Faraoni: come mai un ragazzo dopo un’ora ha i crampi? E come mai un altro bambino, Coutinho, è perennemente infortunato ai muscoli? Che problema c’è? Ci hanno fatto la fattura, o qualcosa non va?

5) Perchè hai messo Alvarez esterno del 4-4-2? Infatti lo hai tolto fottendoti un cambio. Perché non hai invece aggiustato uno schema da 0-0 fisso (quei due davanti non avrebbero segnato nemmeno contro la formazione Berretti dell’Udinese)  accentrandolo per cambiare modulo, nella speranza – ok, lo so, è una pippa – che magassi uscisse qualcosa da quel sinistro? Perché lo hai sostituito con Nagatomo, che già non è un genio della tattica e per giunta lo hai messo in una posizione dove lo avevamo (purtroppo) già visto? A cosa pensavi quando hai tolto Faraoni e messo Zarate? No, seriamente: a cosa pensavi?

6) Nel nostro centrocampo lacero e contuso, che ha un’autonomia di 50 minuti a essere larghi, che non ha cambi perchè son tutti rotti, perchè non metti Poli? Mica subito, ma va’. Alla Thinkerman: in corsa. Se non gioca quando Sneijder, Muntari, Obi e Coutinho sono fuori, Cambiasso è allo stremo, Stankovic è un pianto e Zanetti è disperato (e poi espulso), ma quando gioca? Ah già, scusa, i cambi li avevi finiti. Ne avessi azzeccato uno, però.

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(nell’indecisione se l’immagine simbolo dello sfascio dell’Inter sia Pazzini che cade calciando un rigore o la prima espulsione di Zanetti, io ne propongo una terza: un attaccante lautamente pagato e praticamente mai visto gioca a tennis in orario di lavoro)

 

CRISI INTERultima modifica: 2011-12-05T02:16:00+01:00da admin
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