INTER-PARMA 5-0

SCIAMBAGN

Meglio tardissimo che mai. Alla fine le partite liberatorie che teorizzavo e mi/ci auguravo sempre più disperatamente sono arrivate. 9 gol in 2 partite è un bell’andare, soprattutto pensando che nelle precedenti 15 ne avevamo fatti 18. Si è chiuso con il Parma il ciclo di otto partite in cui bisognava far più punti possibile prima di giocare il derby, e ne abbiamo vinte 7 per un totale di 21 punti. Guardando alla prima fase della stagione, è un bottino strabiliante. In assoluto, è un buon bottino. Forse, addirittura, un bottino minimo. In questo mini-ciclo abbiamo affrontato sei delle ultime otto della classifica, battendole. Più il Genoa in crisi esistenziale, e fanno sette. Insomma, sette vittorie con sette squadracce. L’ottava era l’Udinese e ci abbiamo perso, come negli altri scontri diretti-vip. E’ stata, quella con l’Udinese, l’ultima Inter “vorrei ma non posso”. Adesso la musica è cambiata. E non conta averne messi 4 al Lecce e 5 al Parma, perché in effetti sono solo seghe. Conta – e lo sappiamo bene – aver visto questa squadra finalmente correre, sorridere, ritrovare il piacere di stare in undici su un prato con l’obiettivo precipuo di metterlo in culo agli altri undici. Per questo aspettavo le partite liberatorie, perché è in quelle che – al di là dell’avversario e del contesto – ritrovi certe sensazioni, cambi umore e quindi il passo. Stanotte si può brindare non tanto per le cinque pere in sè e per sè (con questo Parma, ben servito, forse ne avrei messo uno anch’io), ma perché con la Lazio hai riagganciato il treno nobile della classifica, perché la squadra nel suo complesso ha miracolosamente ritrovato la forma, perché Milito sembrava quel giocatore che temevamo ormai perduto, perchè persino Moviolone Alvarez ha un suo perché.

Era importante arrivare in un certo modo al derby. E non era questione di distacco numerico (quello, purtroppo, dopo i disastri di settembre e ottobre non poteva essere che imponente, tanto più che il Milan non ha lasciato quasi nulla per strada). Era il distacco tecnico, psicologico, sostanziale a preoccupare. Ecco, il gap è abbastanza colmato. Loro saranno otto punti avanti (forza Atalanta, peraltro) ma noi non siamo più così lontani. Tutto depone contro di noi, a cominciare dal nostro score negli scontri diretti (zero). Però possiamo giocarcela. Ecco, questa frase due mesi fa l’avrei detta come battuta. Adesso è una dichiarazione d’intenti.

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INTER-PARMA 5-0ultima modifica: 2012-01-08T01:58:52+01:00da admin
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