TORINO-INTER 0-2

STRAPATTONI

Quando vinci in trasferta 2-0, e quando vinci la tua quarta trasferta su quattro senza prendere un gol (e avendone segnati dieci), diciamo che le discussioni – leggasi anche “seghe mentali” – dovrebbero troncarsi sul nascere. Di cosa parliamo, di cosa scriviamo? Cioè, voglio dire, così non va bene? Qualcuno preferisce pareggiare bene, o perdere dominando? No, giusto per sapere. Che poi non vuol dire porsi acriticamente* di fronte a qualsiasi cosa vestita di nerazzurro su sfondo verde. L’anno scorso per un paio di vittorie ranieriane mi ero alzato il bavero, calato il cappello e messo gli occhiali da sole: “Inter? What is Inter?”. Quindi, venendo al Toro, se non siamo brillanti come la Roma (battuta) o come il Milan (battutona) ma vinciamo, come dire?, quasi quasi il post lo chiudo qui. Ma no dai, continuo.

* quando un blog arriva a usare la formula porsi acriticamente, può fregiarsi di un certo primato socio-intellettuale.

Nel caso di Torino-Inter c’è anche un’altra variabile che ti consente di bearti a prescindere di questa vittoria. Ed è la considerazione che il tuo allenatore, di cui hai dubitato fortemente alla lettura della formazione di partenza, ha avuto ragione e ne sa più di te*.

* ovviamente questa dovrebbe essere una condizione naturale (io magari potrei scrivere meglio e correre più a lungo di Strama, ma lui dovrebbe allenare l’Inter meglio di quanto farei io), ma nel recentissimo passato il dubbio mi è venuto un tot di volte.

Ora, lo confesso, nell’ascoltare su più canali le interviste dopopartita di Stramaccioni, ho anche dubitato di me. Non ho capito bene tutti i passaggi tecnico-tattici e continuo a ritenere molto trapattoniana la svolta occasionale di Strama (una punta, quattro terzini, un fantasista, un vigile urbano contro il Torino, mica il Barcellona). Ma è altrettanto indubbio che ha avuto ragione lui. Ha fatto dei buoni cambi. Non si è fatto prendere dall’ansia. Il Torino ha avuto solo una vera grande occasione e gliel’ha confezionata Nagatomo, che gioca da noi. Per il resto vabbe’, non si sarà visto del futbol bailado, ma un’Inter consapevole sì, un’Inter piuttosto salda, abbastanza autorevole, pressochè superiore. Gli avverbi li elimineremo poco alla volta: a metà settembre che certezze vorremo mai avere? Io, come al solito, mi do appuntamento a quando tornerà l’ora solare per un primo, parzialissimo punto della situazione. Adesso sono tutte pippe, more or less.

Quanto a Strapattoni, gli sarei un consiglio: non diventi troppo antipatico. Se gli chiedono se l’Inter gioca da provinciale non reagisca come un bambino a cui hanno detto “non mi hai fatto male faccia di maiale”, si prepari la risposta a casa, come faceva Mourinho, tiri un bel sospiro e passi oltre. Non è bello dire che prima di parlare di Inter è meglio sciacquarsi la bocca. Non è una bella frase. Anzi, è brutta. Per rispondere alle critiche la cosa migliore è vincere 2-0 una trasferta non facile, mentre fare il broncio e atteggiarsi da arrogantello offeso non ci aiuterà ad avere una migliore stampa. Ecco, Strama (o Strapa, che dir si voglia): come allenatore mi stracci alla stragrande, ma se vuoi i testi te li scrivo io.

Inter, torino, milito, cassano

TORINO-INTER 0-2ultima modifica: 2012-09-17T02:13:30+02:00da admin
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