VERSO LA COPPA ITALIA

VE LO MERITATE IL CITTADELLA

Ce lo meritiamo il Cittadella. No, non faccio il severgnino e tantomeno il disfattista. E nemmeno voglio mancare di rispetto alla piccola avversaria che – comunque vada – vivrà la sua botta di vita a San Siro. Ci meritiamo, serenamente, oggettivamente, il Cittadella. Ci meritiamo di trascorrere un attaccaticcio pomeriggio ferragostano a valutare la nostra squadretta tornata bella fresca dagli Stati Uniti (1 gol fatto e 10 subiti, ok, va bene tutto, ma fino a un certo punto) per affrontare finalmente – il calcio di luglio e di agosto io non lo sopporto più, ma proprio più – una partita ufficiale. E per questa Inter, che non è carne e non è pesce, il Cittadella va bene. Siamo i noni dello scorso anno, siamo i frollati reduci dagli States, siamo a dieci giorni dall’avvio del campionato e il Cittadella, sì, va bene. Se il Real era troppo, se il Chelsea era troppo, allora il Cittadella deve per forza andare bene.

Siccome non vedo l’ora che si torni a ragionare su basi concrete (quelle robe là, 3 punti per la vittoria, 1 per il pari, 0 per le tranvate), non vedo l’ora che sia il 25 agosto e quindi, nel mentre, va benissimo la Coppetta e va bene il Cittadella, che immagino sarà meno imprendibile del Valencia e meno accondiscendente del Pinzolo, una giusta via di mezzo per affrontare un dentro-fuori e stabilire lo status quo. Luglio e agosto: il periodo di transizione, preparazione e attesa sul mercato è ormai trascorso per tre quarti senza che, in buona sostanza, sia successo davvero qualcosa. Siamo sempre qui, sballottati tra Moratti e Thohir, tra il Chelsea e il Real (very much sballotescion), tra gli acquisti annunciati (o sperati) e le relative smentite. Queste estati trascorse ad minchiam mi piacciono sempre meno. Preferisco le cose vere, non quelle presunte, tantomeno quelle infiocchettate per poveri boccaloni come noi che attendiamo a fauci spalancate il cibo che non arriva.

Ma più di tutto – di Thohir, di Branca et cetera – mi destabilizza la distanza che rimane tra l’Inter di Mazzarri, quella ideale, e l’Inter di Mazzarri reale. La prima conferenza stampa del mister mi aveva sbalordito: non mi ricordavo un allenatore (fuori gara il Mou, che peraltro partiva da ben altre basi, eh!) che fosse arrivato con parole tanto chiare e concetti tanto precisi. E’ passato un mese e mezzo e lo ritrovo fermo al punto di partenza, per mancanza di (segue lungo elenco) e questo mi dispiace, per lui e anche per me, che odio il calcio di luglio e agosto e mi intristisco per gli allenatori senza materia prima.

Per cui va bene il Cittadella. E vado a prendermi il biglietto, perchè i ragazzi han bisogno di noi.

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VERSO LA COPPA ITALIAultima modifica: 2013-08-13T22:30:04+02:00da admin
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