BEFANA INTER

TUTTE LE FESTE LE PORTA VIA

A me il ritorno alla normalità dell’Inter dopo le feste natalizie mette sempre una paura boia. Da quando siamo imbottiti di sudamericani, la pausa invernale è sempre stata ricca di incognite tecniche, spirituali e gastronomiche. L’anno scorso, poi, eravamo andati a Dubai per incassare euro e far finta di “effettuare un importante richiamo della preparazione”. Come ogni interista ricorderà, l’Inter – grazie al richiamo di preparazione – ha ritrovato brillantezza solo dieci-undici mesi più tardi, vincendo nel frattempo uno scudetto grazie al fieno messo in cascina e a un gol del Livorno a Roma.

(a proposito, alle Sensi’s e al Pupone, che in questi giorni hanno dichiarato che lo scorso anno la Roma non ha vinto uno scudetto meritato perché “c’era un centenario da celebrare, e così è stato”, vorrei mandare un sincero augurio di grandi successi calcistici per il 2009)

Gli avvenimenti delle ultime ore non hanno fatto altro che ricacciarmi nei dubbi più angosciosi.

1. Ieri, per esempio, l’Inter si allenata la mattina, e vabbè. Poi, nel pomeriggio, Zanetti lancia la proposta destabilizzante: “Andiamo al cinema”. Una quindicina di giocatori lo hanno mandato a cagare e sono andati in camera a giocare alla Playstation, ma una decina al cinema ci è andata davvero. Hanno preso un pullmino della società e sono andati in una multisala. A parte la scena, che mi immagino, di Beppe Baresi che va alla cassa, “tredici adulti, grazie. Ci mette vicini?”, e poi  nella hall della multisala a distribuire i biglietti, “Zanetti Javier, Ibrahimovic Zlatan, Quaresma Ricardo…”, vabbe’, a parte questo: che film hanno visto?

Natale a Rio.

Lo so, mezza Italia avrà ironizzato, e qualcuno si sarà chiesto perchè il Capitano non ha scelto un bel dvd di Kurosawa o Wong Kar-Wai. Ma io andrei al di là di queste facili battute. L’Inter è stata solo vittima della macchinazione culturale che ogni anno abbindola milioni e milioni di italiani. I film di Natale – ognuno pensa che a Natale escano venti-trenta film per appagare la voglia di cinema che ci prende durante le feste – in realtà sono quattro o cinque. Tu vai al multisala – chessò, dodici sale – e i film sono quattro. Cè De Sica in cinque sale, Madagascar 2 in quattro, AldoGiovannieGiacomo in tre. Quindi, escludendo che Zanetti potesse convincere i compagni ad andare a piangere come sciampiste per Richard Gere, rimaneva solo Natale a Rio. Sicuramente la multisala sarà stata una Medusa. Sicuramente, dietro a questo pomeriggio che avrà fiaccato il nostro animus pugnandi, c’è il Milan.

2. Usciti dal cinema, tutti al ristorante di Zanetti a strafogarsi di carne e patate. No, per dire.

mansini.jpg3. Oggi nevicava. Quindi tutti a fare allenamento sotto il pallone, non prima di avere fotografato – come ormai di rito – Mansini che si diverte come un matto quando nevica. Poi ci lamentiamo che fa cagare.
112484-500.jpg4. Mourinho ha saltato mezza seduta perchè era occupato a fare gli auguri a Branca, che oggi compiva 44 anni. passeggiando con lui sotto la neve. Branca, com’è evidente dalla foto, ha cambiato boutique e – complici i saldi – ha svuotato quella di Oriali. Questo look country-chic – inaugurato anni fa da Bedi Moratti – sta ormai imperversando all’Inter. Da un momento all’altro mi aspetto di vedere il presidente vestito come Carlo d’Inghilterra quando va a caccia alla volpe.

5. All’interno del pallone, i nostri beniamini hanno fatto basket, palla prigioniera e spinning. In alcuni momenti morti, anche calcio.

6. Ma fuori dal pallone si stava verificando l’evento più strabiliante. Alcuni personaggi vestiti con abbigliamento tecnico dell’Inter (quindi, si presume, appartenenti alla pletora di stipendiati di Moratti) occupava la mattina a realizzare un simpatico pupazzo di neve, agghindandolo con gadget Nike per motivi di sponsorizzazione. Guardate che bel pupazzo.

staff2.jpgPer vostra informazione, preciso che i tre figuri che si divertono come bambini non sono il custode, il giardiniere e il barista di Appiano, ma i tre componenti portoghesi della staff tecnico di Mourinho. Sì, giuro: sono Silvinho, Villaboas e l’abate Farias. Che poi concludono l’opera prendendosi a pallate di neve. Mourinho, che cercava inutilmente Farias per vedere la registrazione dell’ultima partita dei nostri prossimi avversari, alla fine ha dovuto mettere su un dvd di wrestling.
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Ora, ditemi voi se io non mi debbo preoccupare in prospettiva Cagliari.