NAPOLI-INTER 2-0

AI SE EU THI AGO

Peccato. Peccato perché praticamente era già finale (in semifinale c’è il Siena). E peccato perché questa partita persa è stata parecchio meglio di qualcuna pur vinta nella nostra serie d’oro. Peccato anche non aver smerdato Varriale e D’Amico, autori della telecronaca più sguaiatamente partigiana degli ultimi 150 anni. Peccato perchè alvarbitro.jpgla Coppetta è il nostro giardinetto privato da tot anni e un’uscita ai quarti è addirittura clamorosa. Peccato aver fatto giocare uno, nel migliore dei casi, turbato dalle trattative di mercato, se non addirittura già altrove con la testa e con la maglia: l’azione “palla persa più attaccante falciato in area”, se non fosse che non h alcun senso, sembrerebbe fatta ad arte tanto è stata platealmente sciocca e dannosa. Peccato aver perso la partita in quel momento lì, insomma, per uno che sarebbe stato saggio lasciare sul suo divano a Milano, stando così le cose. Peccato che la società venda un pezzo pregiato del suo reparto più deficitario, senza ancora dirci se e cosa farà. Peccato uscire un po’ così da questo mercoledì: non per quello che si è fatto in campo (anzi, al contrario) ma per quello che si sta/non si sta facendo fuori. Peccato lanciarsi in bellissime rimonte e avere l’impressione che – non bastassero quelli altrui (tipo i rigori non dati) – lo sgambetto ce lo facciamo anche un po’ da soli.