CARA INTER

VERDE BIGLIETTO (BOH)

Niente potrà mai superare le modalità randomiche e misteriose dell’operazione Madrid di Jakala, il più bel gioco di società e anche di ruolo a cui abbia mai partecipato, costantemente sul crinale del brivido e del vizio parziale di mente, una caccia al tesoro in cui alla fine il tesoro c’era davvero, ma che mi ha fatto perdere ore di sonno e anni di vita. Però anche l’operazione Montecarlo di Greenticket si è rivelata appassionante e ludica, un incrocio tra un thriller di Jeffrey Deaver e un fil rouge di Ettore Andenna.

Si era cominciato con la rivelazione: la vendita dei biglietti della finale era appaltata a Greenticket. Che 99 interisti su 100 (sto stretto) non avevano mai sentito nominare. Accedo dunque al sito e clicco sul banner dedicato alla partita del Louis II, posto in alto a sinistra in una home page condivisa con decine di altri eventi di spettacolo, quasi tutti programmati in località del centrosud. Come mai questa agenzia di ticketing on line, che vende concerti di Cristina D’Avena e recital di Enrico Brignano, abbia avuto in appalto una Supercoppa europea appare giù subito come un mistero. Così come avvolta da una certa aura inquietante è la prima richiesta:

la pre-registrazione.

Mi sottopongo quindi a questa umiliante pratica, con cui di fatto  mi iscrivo alla riffa dei biglietti che avrà luogo “da domenica 1 agosto”. Da che ora? Boh. E per quanti biglietti? Boh. In compenso, in ossequio a questa operazione-trasparenza, venerdì 30 luglio appare sul sito che si sono pre-registrati 9mila e rotti interisti. Già, ma per disputarsi quanti biglietti? Un conto è se i biglietti sono seimila, un altro è se i biglietti sono sei. Boh.

E poi: quando inizierà questa prevendita, a cui si accederà con username e password ottenuti con la pre-registrazione? Boh. In teoria, in assenza di qualsiasi indicazione (“da domenica 1 agosto”), potrebbe essere alla mezzanotte e un minuto.

“Ahahahahahah, maddai, figurati”.

Comunque, il sabato sera mi sdraio sul divano verso le 23,30. Inter-Mancity inizia troppo tardi (mi dovevo svegliare alle 6 per andare a fare una follia podistica), ma mi incanto davanti a una replica della maratona femminile degli Europei. E mentre sto fantasticando di cosa potrei fare con il mio 3h 39′ in mezzo a quelle virago, mi addormento. In sogno mi vedo correre vestito da donna agli Europei, arrancando in fondo al gruppo già dopo 500 metri, finchè mi ferma un giudice della marcia.

“Stooooop!”

“Cazzo vuoi? E’ la maratona, mica la marcia”

“Stai buona. A parte che sei un cesso – mi dice il giudice – e vai molto piano, ti hanno sorteggiata per il test del sesso, come la Semenya”.

“No! Giuro, non è come sembra”.

“Come sembra cosa?”

A quel punto mi sveglio. La replica degli Europei è finita e c’è un interessante partita di snooker. E’ l’una. Mi alzo e mi casca l’occhio sul cellulare.

messaggio da Hal: L’hai preso?

Per alcuni minuti cerco di focalizzare l’attenzione sull’esatto significato del messaggio. L’hai preso cosa? E che cazzo, stavo correndo la maratona femminile agli Europei ed entro cinque ore sarebbe suonata la sveglia podistica, e cosa dovrei aver preso? L’Epo?

Poi mi viene in mentre Greenticket. Mi fiondo al pc, vado sul sito, entro con malcelata emozione con username e password nell’area vendita biglietti, vado a cercare Inter-Atletico Madrid e non la trovo. Gli eventi in vendita finiscono magicamente giovedì 26 con un concerto di Massimo Ranieri. Saprò la mattina dopo che i biglietti erano giù esauriti a mezzanotte e un quarto. Quanti erano? Boh. E adesso cosa faranno con la mia mail? Mi spammeranno all’infinito cercando di vendermi biglietti per Gigi D’Alessio a Taormina o Sal Da Vinci a Mola di Bari? Boh.

 

biglietto-verde.jpg

(nella foto, l’unico verde biglietto che riconosco)