INTER-MILAN 1-1

SCHELOTTO CONTINUO

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Questo derby andrebbe considerato freddamente al netto di alcune cose. Tipo: con un altro portiere tra i pali il primo tempo poteva anche finire 3-0 per quei barboni, e adesso saremmo qui a piagnucolare come sciampiste alla notizia che Ron Moss lascia Beautiful. O tipo: perchè avere aspettato con crescente angoscia l’intervallo prima di cambiare qualcosa nello schieramento che EVIDENTEMENTE non funzionava? No, perchè De Sciglio sembrava Gareth Bale – e tra l’altro adesso Gareth Bale arriva davvero e farà un partitone alla De Sciglio – e noi non possiamo lasciare le fasce a disposizione degli altri che ci prendono a pallate, no no no. Insomma, io partirei dall’assunto che nel primo tempo tutto sommato ci è andata bene: in pieno marasma, senza idee, con mezza squadra messa al posto sbagliato (a parte le drammatiche fasce, lo sanno anche i bambini dell’asilo che Guarin messo non-al-centro diventa un giocatore normale) arrivare all’intervallo con un solo gol sul groppone è stata una cosa che al momento non abbiamo apprezzato abbastanza.

Nel secondo tempo invece l’Inter mi è addirittura piaciuta. Per avere, se non altro, dimostrato le palle di mettersi alle spalle un primo tempo scandaloso e rimettersi a remare, correre, pressare, persino attaccare. Niente di tutto questo fatto a puntino, intendiamoci. Però provandoci, almeno. E arrivando a pareggiare un derby che senza Handanovic – e senza il decoroso secondo tempo – sarebbe stato apocalittico. Strama continua a stupirmi. In negativo, dico. Fa sicuramente ragionamenti sensati ma poi sbaglia a mettere le pedine, o sacrifica le pedine a un’idea per cui il gioco non vale quasi mai la candela. E devolvere un tempo al Milan è stato, oggettivamente, un rischio della madonna. Per dire: mi sta bene, benissimo che imposti la squadra in assetto offensivo (per quanto sia chiaro, ragazzi, che senza un centravanti vero sarà durissima arrivare a maggio). Ma poi vedo che i quattro acquisti di gennaio sono tutti in panca, vedo che mi defili il Guaro (e così gli togli tre quarti della pericolosità), vedo che gli uomini meno in forma sono tutti scientemente in campo (tranne Rocchi, vabbè)… insomma, non può andare sempre di culo.

Quanto a Schelotto, sono contento. Un derby deciso da Schelotto è un buon segno. Lui, piuttosto: a me dà sempre l’impressione di un uomo sovrappeso e macchinoso – può darsi che sia la tv, che notoriamente ingrassa – però rimesso a regime può diventare un’opzione importante. Purchè non debba difendere, ma questo lo sanno anche i bambini dell’asilo di cui sopra, che sanno un sacco di cose in effetti. Belli, i bambini dell’asilo. E bello il finale di gara, giocato in crescendo, in pieno disordine (ma questo ci sta) e con un certo cuore. Giudicare l’Inter è impossibile, si contraddice di gara in gara, manda segnali differenti, fa e disfa. Ormai la capisco poco, ma mi conforta sapere che non sono l’unico. E comunque chissenefrega. Avanti Inter, il resto son particolari.

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