FASHION INTER

DOLCE & MOURINHO

Sì, certo: Manchester Utd, Barcellona, Liverpool, Bayern, Porto. E poi rombo, tridente o 4-4-2. Adriano (punto). Cioè, potremmo stare qui ore e ore. Ma c’è una questione urgente, che va affrontata anche in momenti in cui apparentemente dovremmo avere altri problemi e altri pensieri. Insomma, parliamone.

Ma come si veste Mourinho?

La società che vanta un presidente sempre elegante e soprattutto un Oriali che ormai si pone come nuovo magister elegantiae di tutto un popolo, come nemmeno riuscì ad essere il conte Nuvoletti, massì, la stessa Inter che per quattro anni è stata guidata da un fighetto come Mancini, l’uomo dai cachemirini pastello e dalle sciarpe annodate con il goniometro,

insomma,

come può accettare la deriva ugly-casual di Mourinho? Vediamo nel dettaglio.

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Ecco Mourinho mentre chiacchiera con  Moratti alla festa di Natale della squadra. Moratti indossa un bel gessato, e noterete sullo sfondo la classica, sobria eleganza di quello del catering. E come si presenta Mourinho in questo contesto di gagà? Sembra uno di quei bifolchi che la domenica esce in tuta (di due misure più larga) e poi va a fare la spesa all’Esselunga, e se fa freschino si mette il piumino smanicato e dice alla moglie che “esco un attimino il cane”.
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Non contento, Mourihno interviene alla festa di Natale delle giovanili con un’altra mise di dubbio gusto. Nella foto, a destra, l’amministratore delegato Paolillo in abito grigio e cravatta regimental nerazzurra come si conviene a un’occasione del genere. A sinistra Mourinho è vestito come una rockstar fuori servizio: cappotto di pelle color bidello del liceo, felpa grigia con risvolto marrone, jeans abbondanti, postura con gamba larga alla John Wayne. Gli manca il cappello da cowboy, altrimenti sarebbe in tutto e per tutto simile a Ferruccio dei Dik Dik.
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E infine, ecco l’allenatore più temuto al mondo, lo spauracchio dei giornalisti, l’uomo che guadagna un numero non meglio precisato di milioni di euro all’anno, intento a dissodare il terreno di Appiano Gentile mentre i giocatori fanno il cazzo che vogliono. Da notare i pantaloni della tuta modello Marcel Marceau, più simili a quei bei pigiamini di maglina che tutti possediamo ma che non indosseremmo mai in presenza di una bella manza.