SENTENZA INTER

JUVENTINI, FATE VOI

L’esito dell’odierno Consiglio Federale conferma la completa disparità di trattamento per situazioni analoghe.

L’esposto presentato 14 mesi fa dalla Juventus ha permesso un approfondimento, al quale purtroppo non ha fatto seguito nessuna assunzione di responsabilità da parte degli organismi sportivi, che anzi si sono spogliati del loro ruolo politico di governo. È del tutto evidente che, a tutela dei suoi milioni di tifosi, dei suoi azionisti e dei suoi dipendenti, la Juventus debba proseguire nel doveroso accertamento dei fatti e nella ricerca della parità di trattamento.

La società ha pertanto dato mandato ai suoi legali di individuare i migliori strumenti di tutela presso la giustizia amministrativa e internazionale. Parallelamente il management e i legali stanno procedendo alla valutazione dei danni economici che tali comportamenti possano aver cagionato. Dal momento che la decisione odierna è lontana dall’aver ristabilito equità e giustizia, la Juventus intende far valere in ogni sede competente le norme internazionalmente applicabili.

(Comunicato Juventus Fc)

Resto della mia idea. Non siamo noi a doverci arrabbiare per comunicati del genere, ma i tifosi juventini. L’idea patetica di una società che continua – nonostante tutte le evidenze e tutte le sentenze – a occuparsi dello scudetto di 5 anni prima con molta più energia rispetto a quello 2011-12 dovrebbe turbare più loro di noi.

E’ ovvio che ‘sta cosa non andrà mai giù alla società Juventus e alla tifoseria juventina, è ovvio e comprensibile: ma dove vogliono arrivare? A noi non è mai andata giù un sacco di roba, tipo Ronaldo-Juliano-Ceccarini. E non ci andrà mai giù. Ma non ci siamo fermati al 26 aprile 1998. Siamo andati avanti. Ci sono capitate cose anche peggiori (5 maggio), abbiamo subito altre ruberie e altre conseguenti umiliazioni, e siamo andati avanti ancora fino alle rivincite, alle coppe, agli scudetti, alla Champions, al Mondiale. Ci siamo presentati sempre al via della nuova stagione con le nostre ambizioni, le nostre speranze, i nostri proclami. Siamo diventati la squadra delle barzellette perchè non vincevamo mai. Non vincevamo mai (anche) perchè succedevano cose ben precise, per le quali sono scattate squalifiche e radiazioni, penalizzazioni e retrocessioni.

Ci fa la morale pure Abete: dovevamo rinunciare alla prescrizione. Ma perché? Ma per chi? Chi ci risarcisce di tutto quello che è successo prima di calciopoli? Chi ci ripaga di anni vissuti ai margini, derisi e pesantemente danneggiati da gente che sedeva sulla stessa scrivania da cui oggi viene mandato l’ultimo triste, insopportabile comunicato?

E’ (anche) per questo che bisognerebbe tirare una riga e bòn, lasciarsi alle spalle il passato. Mica si pretende che ci si dica: avete ragione voi. Macchè, non lo faremmo nemmeno noi: c’è qualcuno che direbbe che era sfondamento di Ronaldo?. Il punto è: guardare avanti. Noi siamo stati costretti a farlo un sacco di volte, e ci viene il sangue alla testa nel leggere di annunci di ricorsi e di richieste di danni (richieste di danni? ahahahahah) da parte di chi ha tenuto per decenni il coltello dalla parte del manico. Il passato non sono solo le due stagioni annullate da Calciopoli. Il passato è molto più lungo e depenalizzato. Un passato a senso unico che coincide con quello squarcio temporale nella nostra bacheca.

Bisognerebbe fare questo sforzo, riconoscere le responsabilità di un sacco di cose accadute senza che fossero aperte inchieste o presi provvedimenti. Tirare una riga e scavalcarla. Andare avanti, nel mondo dei vivi. Mi dicono: fottitene, così sono più divertenti. Sarà. Io mi sto scoglionando, come davanti a ogni spettacolo scientemente patetico, grottesco, eccessivo, irragionevole. A me piacciono lanci a smarcare, non i ricorsi. A me piacciono le bocche che urlano gol, non quelle da cui cola la bava.

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