CENTOCINQUE
Dovrei affidarmi alla precisione storica del mio amico Garmin per contare quante volte ho corso in questo 2008 che volge al termine. Tra mesi frenetici e altri più serafici, tra periodi di trance agonistica e altri di gestione dell’acciacco, penso più o meno di aver tenuto una media di due uscite la settimana. Probabilmente ho fatto qualcosina di più (anzi, di sicuro), ma il calcolo mi è funzionale. 52 settimane, due uscite/settimana, uguale 104. Che poi siano cento o centoventi, non è che cambi granchè. Facciamo 104 che viene proprio bene. Il signore nella foto, che è un avvocato americano e si chiama Larry Macon, 63 anni, ha corso nel 2008 105 maratone entrando nel Guinness dei primati (il precedente record era di 99). Cioè, per spiegarmi meglio: mentre l’etiope Settoreh correva 104 tra corse vere e allenamenti farlocchi, mezze maratone e mezze prese per il culo, presunti lunghi e mezzorette da scioperato, il buon Larry correva per 105 volte quello che Settoreh ha fatto “solo” 2 volte nel 2008, cioè la maratona, 42 fottuti chilometri e 195 metri, 26,2 miglia al cambio Usa. Larry ha corso una maratona praticamente tutte le domeniche e in tutte le feste infrasettimanali, e quasi ogni fine settimana ha fatto la doppietta, una il sabato e una la domenica. Il 25 maggio invece ha fatto una cosa straordinaria: ne ha corsa una la mattina e l’altra il pomeriggio, fanculo all’acido lattico. Mi piace postare la foto di questo matto in ossequio agli abiti, ai monaci e alle teorie lombrosiane: diciamolo, non ha per niente la faccia da maratoneta. E nemmeno da avvocato. Sembra un salumiere. Me l’immagino mentre mi affetta un paio d’etti di prosciutto e mi chiede “altro?”. Ha corso la sua prima maratona quando aveva 49 anni. Per scommessa. C’erano due amici rompicoglioni che lo provocavano, e lui li ha smerdati. Da allora ne ha corse oltre 500. Di cui 105 quest’anno, perchè chissà cosa cazzo gli è preso a Larry nel 2008.