LA MOVIOLA

RIGORE E’ QUANDO ARBITRO FISCHIA

Il derby ci lascia un’eredità meravigliosa: l’intervento da rigore di Ambrosini su Stankovic. Eredità meravigliosa perchè dimostra l’inutilità sostanziale della moviola e di tutte le chiacchiere (ore e ore di biliose chiacchiere) che ci facciamo intorno.

Cosa abbiamo visto – da casa o allo stadio – in quell’azione: un fantastico passaggio a Stankovic, un colpevole ritardo del nostro nel tirare e uno strepitoso intervento difensivo di quel cazzone di Ambrosini. Questo è ciò che abbiamo visto tutti, indistintamente. Che hanno visto anche l’arbitro, i guardalinee, il quarto uomo, le panchine, i giocatori. Che hanno visto anche Ambrosini e Stankovic. Sottolineo Stankovic.

L’azione era passata agli archivi della partita e della nostra memoria così: una bella azione, un assist stupendo, un’indecisione fatale, una scivolata chirurgica. Il tutto in un paio di secondi di orologio, forse meno.

Il calcio del resto è questo. E’ un istante, o una successione di istanti. Puff.

Il giorno successivo, a un attento esame dell’azione da una telecamera posta sull’elicottero e da una posta nel taschino di un fotografo, la moviola ci rivela un particolare inatteso e a suo modo clamoroso: Ambrosini è entrato su Stankovic e non sul pallone, è il piede di Stakovic a deviare il pallone verso destra e non quello di Ambrosini. Minchia: sarebbe stato rigore più espulsione e l’Inter avrebbe forse vinto 8-0, alla faccia di tutte le solenni discussioni di queste ore (che Veltroni, poveraccio, non se lo sta inculando nessuno).

Ma questa azione Ambrosini-Stankovic dimostra appunto l’inutilità della moviola. Non c’era nulla, nella normale percezione visiva e visuale di una persona (parlo dei direttori di gara e parlo quindi di occhi umani), che potesse fare intendere che quello era un rigore. Stankovic, come tutti noi, è rimasto lì a smoccolare per non avere tirato un attimo prima. Non ha protestato. Stankovic, come tutti noi, non si è accorto di essere stato falciato in area a pochi metri dalla porta. L’arbitro ha deciso su quello che ha visto, e quello che ha visto è quello che abbiamo visto anche noi. E’ quello che crede di avere vissuto lo stesso Stankovic – lo risottolineo -, che (come dire?) era piazzato bene per giudicare se era rigore o no.

Cosa vogliamo dire, allora? Che Rosetti ha sbagliato a non fischiare quel rigore? No, non ha sbagliato. Era impossibile da vedere. Sarebbe stato un fischio quasi in malafede (Ambrosini che arriva, la palla che schizza dalla parte giusta… no, impossibile). Lì per lì i milanisti se lo sarebbero mangiato vivo. Quello di Ambrosini – a tutti, compreso Stankovic – era sembrato un intervento perfetto. Avremmo scoperto ore dopo che era rigore, riabilitando Rosetti dopo avergli detto per ore e ore il peggio possibile. 

Me lo chiedo ogni volta, e quindi me lo richiedo: che senso ha rivedere tremila volte un’azione alla moviola – sezionarla, rallentarla, diluirla, valutarla da dieci angolazioni diverse – quando l’arbitro l’ha vista una sola volta a velocità normale correndo su un prato? Siamo riusciti a sezionare, rallentare e diluire l’azione di Adriano, tanto da far venire il dubbio a un giudice (ah, quanto tempo hanno a disposizione questi giudici) che avesse segnato di mano, quando il mondo aveva visto che aveva colpito di testa e poi – disgraziatamente per il Milan – anche un po’ di mano, senza volerlo. A velocità normale si vede un centravanti goffo che sbaglia un colpo di testa e segna, che culo. A velocità moviola, passando un fotogramma ogni dieci secondi, si vede un giocoliere brasiliano che la prende di testa e, molti secondi dopo, valutando in quell’enorme lasso di tempo che la palla stava andando in fallo laterale, allunga il braccio e con un gancio cielo però a mezz’aria la arpiona, fa una finta per ingannare Abbiati, mormora – sembra di cogliere un impercettibile labiale – “Viva l’Inter, viva l’Hollywood,  Milan merda, giudice sportivo vaffanculo”, e dopo circa trenta secondi dal cross di Maicon – minchia, come passa il tempo – insacca e porta in vantaggio l’Inter.

Che senso ha rivedere le azioni tremila volte alla moviola?

massimo-ambrosini2.jpg
(nella foto: “Beh, mi sembrava strano… io che faccio un intervento pulito… Grazie moviola per avere chiarito tutto, ci tenevo”)
LA MOVIOLAultima modifica: 2009-02-18T10:35:16+01:00da admin
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