VA BENE COSI’

DE IMPORTANTIA IMPREVISTORUM

Va bene così. Sembravo uno che giocava a Space Invaders, e invece premevo solo e stoltamente l’F5 a ripetizione. Alla fine non è successo niente, e va bene così. Va bene così per la nostra pigrizia, per i nostri capricci e per il nostro senso di sazietà, tutte cose che alla lunga nuociono gravemente alla salute. Il regalo di Moratti doveva esserci e non c’è stato. Il Milan straccione, per una pura e smaccatissima operazione pre-elettorale (votatelo, gente, votatevelo voi), è diventato improvvisamente un Milan superlusso. Si è data un po’ di smalto persino la Roma, una società (contabilmente) virtuale. E la Juve che ha rifatto mezza squadra ora ha il dubbio di averla rifatta male.

Preferivate un campionato già tutto scritto e catalogato? Io no.

E comunque direi di allontanare la sensazione che abbiamo una squadra di merda, come qua e là ogni tanto aleggia. Va bene che il calcio è cialtronesco fino all’inverosimile, ma vorrei ricordare che con questa squadra (uguale uguale uguale, invecchiata di un anno) abbiamo fatto il triplete. Tre mesi e mezzo fa, non il secolo scorso. Non abbiamo sostituito, questo no, il caro Supermario, ma non è che per la Champions ci avesse dato chissà quale mano. Certo – e grazie al cazzo – che con Fabregas o Kuyt saremmo stati più forti. Però è accaduto (sì, un mezzo imprevisto) che il nostro presidente non abbia voluto partecipare ad aste al rialzo, nè abbia voluto che il prezzo lo facessero per forza gli altri. Un atteggiamento che ci si può permettere se hai appena vinto campionato, coppa e Champions, e se negli ultimi 15 anni hai speso l’iradiddio. Io Moratti lo ringrazio di esistere a prescindere. Poi vedremo se davvero questa squadra ha finito un ciclo (minchia, però, che cicli brevi: un anno fa l’avevamo rinnovata per cinque undicesimi, e con cinque campioni).

Il Milan è stellare? Massì, certo, con i nomi sicuramente sì. Non è che ogni anno si può umiliarla dandole quattro pere all’andata e due al ritorno giocando in nove. Un’avversaria così potrebbe a) farci il culo o b) farci bene, oppure entrambe le cose. Non ci piace vincere facile, e prima o poi dovremo abituarci anche un po’ a perdere. Un Milan così è uno stimolo, sarà un bel derby e sarà un bel duello per le prossime 37 partite. Per il resto, ragazzi: cazzi loro. Faranno il 4-2-3-1? Beh, intanto sono sollevato: la somma dà dieci e quindi vuol dire che il regolamento è rimasto lo stesso. Ma se a Ibra viene il mal di pancia, quante punte centrali hanno di riserva? E dei 3 più 1 davanti, in quanti tornano a farsi un po’ il culo? E per i 2 posti di centrocampo cosa organizzano, una riffa? E i permalosi Seedorf e Gattuso come l’hanno presa? Vabbe’: vedremo, con serenità.

La Juve è già disperata per avere perso Borriello (Borriello, non Messi), e questo mi sembra un bel sintomo di insicurezza.

La Roma, invece, festeggia per avere preso Borriello (Borriello, non Messi), e questo mi sembra un bel sintomo di (non saprei). Tra l’altro: essendo Totti inamovibile per ragioni di ordine pubblico, là davanti quanti restano fuori tra Adriano, Borriello e Vucinic? A occhio: due su tre. O faranno anche loro qualche magheggio tattico? Boh. La Roma non la sopporto più, quando la vedo giro canale (se non giuoca contro l’Inter, nel cui caso la manovra mi riesce impossibile).

E comunque la cosa più bella è questa. Borriello non l’ha acquistato proprio la Roma, ma Unicredit. Cioè la Roma, con le pezze al culo, chiede al vero proprietario: scusa, ti incazzi se prendo un Borriello? No, perché la davanti facciamo cagare – abbiamo un vecchio e un paio di inaffidabili – e se vuoi che noi conserviamo un minimo di valore, ecco, bisognerebbe prendere un Borriello.

E infatti leggo sul sito di Repullica che l’operazione Borriello (tenetevi forte) è

una mossa per garantire la valorizzazione dell’asset e renderlo dunque più appetibile agli occhi degli investitori interessati. Un’apertura importante, un segnale da “co-proprietario” – in attesa della nascita della Newco – per mantenere la competitività del club a livello nazionale e internazionale e provare a evitare il rischio-svalutazione della società.

Dio mio, questo è il calcio, il calcio che fa Skyfo. E questo è Borriello. Bei tempi quando lo squalificavano per avere leccato la figa di Belen. Adesso valorizza l’asset. Tutto ciò è straordinario e al contempo spaventoso.

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VA BENE COSI’ultima modifica: 2010-09-01T18:01:49+02:00da admin
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