BRESCIA-INTER

O MOU, WHERE ARE THOU?

Adesso vi racconto una bella favoletta, perché le disgrazie vere sono là dove il nostro amico L. ha dormito con il magone e non qui, tra poveri allocchi che si fanno infinocchiare sul campetto di Brescia.

La scorsa stagione, nel campionato italiano di giuoco calcio, dopo le prime 10 giornate l’Inter aveva 25 punti e la Rometta 11. Frigna, gioca, sgomita e puncica, la Rometta – nel breve volgere di 23 giornate – alla 33ma passò in vantaggio, 68 punti loro e 67 noi. Il sorpasso avvenne in corrispondenza di una nostra partita buttata via un po’ come stasera (Fiorentina-Inter 2-2), anche se Brescia-Inter in realtà assomiglia di più a Parma-Inter 1-1, non so se vi ricordate, una partita regalata alla cazzo di cane. Appunto.

Ma riprendo la favoletta. La Roma poi vinse il derby (con la Lazio che fallì il rigore del 2-0) e , al colmo dell’eccitazione, scese in campo con la Samp del Pazzo con ago e filo e scudetto da applicare alla maglia giallorossa. Finì come sappiamo.

Ma qui siamo andati troppo avanti. Torniamo leggermente indietro. Volevo solo dire che proprio di questi tempi, a cavallo tra febbraio e la metà di marzo, 26ma 27ma e 28ma giornata, la Roma che rimontava impetuosamente (15 punti in 23 partite) fece tre pareggi di fila. Due “normali” (Napoli e Milan) e uno invece clamorosissimo, con il Livorno terzultimo e praticamente spacciato, 3-3, una ciulata galattica (noi avevamo già giocato – guarda caso – il venerdì sera). Il problema era che l’Inter, proprio in corrispondenza di quelle tre partite – eravamo nel periodo tra i due ottavi col Chelsea – faceva cagare. Vinse 3-2 a Udine, poi pareggiò in casa 0-0 col Genoa e perse 3-1 a Catania. Queste ultime, credo, le due peggiori partite della gestione Mourinho.

Insomma, stasera l’abbiamo combinata grossa ma non è finita. La Roma, dopo il 3-3 a Livorno, 28ma giornata, tre pareggi di fila, era ancora indietro di 6 punti. Abbiamo il dovere di crederci. E non perchè  banalmente “da qui in poi sono tutte finali”, ma perchè i 3-3 con il Livorno capitano anche agli altri. E se non capitano bòn, vuol dire che saranno stati meglio di noi. Ma bisogna star lì con la bava alla bocca finchè c’è speranza.

Ora rimetto la favoletta nella libreria e sfogo la mia incazzatura da bravo interista medio. Classica partita in cui lo spettro dell’inculata è aleggiato per lunghi interminabili minuti, tanto che quando vedi la palla entrare nella tua porta non muovi un muscolo e non proferisci parola: semplicemente, lo stavi aspettando. Caracciolo deve essere juventino: gioca e segna solo contro l’Inter. Invece Cordoba dev’essere del Brescia, e Pandev del Milan. E Leonardo l’allenatore nel pallone. Deve avere rotto la corrispondenza di amorosi sensi con Mourinho: penso che il Vate non avrebbe fatto nessuno di questi tre cambi (al massimo quello di Lucio). Direi di riportare ordine nella squadra. Ehi voi: allenate l’Inter, giocate nell’Inter. Inter. I-N-T-E-R. Maglia nerazzura a bande verticali. La squadra nobile di Milano. Mai stata in B. I migliori tifano Inter, anche Batman.

(dover fare corsi accelerati in due righe è una faticaccia)

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BRESCIA-INTERultima modifica: 2011-03-12T00:44:00+01:00da admin
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