MEGA CRISI INTER

IL MANUTENTORE

Napoli-Inter è stato un Novara-Inter giocato su un prato vero e non sul sintetico. Il resto è stata tutta un’analogia – una triste, devastante analogia – compresi quei 45 minuti di difesa a tre, una cosa che mai avrei pensato di rivedere, almeno in tempi brevi. Come già accaduto per Inter-Novara (oh, c’è sempre il Novara di mezzo), lo spettacolo è stato così deprimente che manco ci incazziamo più per i rigori non dati. Ed è giusto così, è onesto così. I problemi veri sono altri. Primo tra tutti: l’ammutinamento della squadra. Che, tornando al girone d’andata e al funesto gasperinesimo,  era stato pratico e reale la sera di Novara-Inter, mentre a Napoli è stato per così dire concettuale. Stendo un velo nemmeno più pietoso su “i ragazzi sono stupendi in allenamento”, affermazione patetica se ce n’è una. Ma non riesco a capire come Ranieri continui a parlare di “squadra che mi segue” quando appare chiaro il contrario: la squadra non lo segue più, nel senso che non lo capisce, perde il filo. Se Ranieri intende parlare di un rapporto umano corretto e amichevole con la squadra, prendiamone atto (esticazzi?), ma se il “seguire” riguarda l’aspetto puramente tecnico, allora direi che sarebbe il caso di uscire da qualche equivoco: guardarsi nelle palle degli occhi, controllare l’esatto significato di “seguire” su un qualsiasi dizionario, dirsi le cose come come stanno, resettare. Spegnere e riaccendere. Tornare alle impostazioni iniziali.

11 sconfitte in 25 partite di campionato è un bilancio agghiacciante e, purtroppo, anzora parziale. Spegnere e riaccendere è necessario anche per rendersi conto bene della situazione, i cui contorni ancora ci sfuggono se davanti alle telecamere va un allenatore che sorride, minimizza e fa l’offeso. Il terzo posto, che avevamo praticamente in mano 40 giorni fa, ormai è a un anno luce. Resta a portata di mano l’Europa League (mai avrei pensato di dover dire una cosa così) (Europa League) (sospiro), ma non ci farei troppo affidamento. Non dopo aver fatto 1 punto in 7 partite. Non facendo quasi esclusivamente affidamento sulla pochezza degli avversari che non sulle tue ambizioni.

La spaventosa prestazione della vecchia guardia a Napoli (appunto: ammutinamento o, semplicemente, fine corsa?) impone decisioni immediate, con o senza Ranieri. Non si possono schierare Zanetti-Cambiasso-Stankovic in queste condizioni fisiche e psichiche, non si può. Non si può per l’Inter di oggi, che arranca. E non si può anche in omaggio a ciò che quel trio rappresenta e ha rappresentato per l’Inter. Se la squadra “ti segue”, caro Aggiustatore, allora devi essere chiaro e importi un pochettino. Hai lasciato fuori Totti e De Rossi a Roma, possibile che qui non riesci a tenere fuori ‘sti tre nemmeno di fronte all’evidenza che non ne hanno più, che sono dannosi per la squadra e pure per se stessi? Tanto vale far giocare Poli-Palombo-Obi, non penso che avrebbero fatto peggio – impossibile, direi – e magari rischiavi anche di motivarli un pochino, no? E poi, Manutentore dei miei coglioni, scegli un modulo, scegline uno e – in tempi di crisi – tientelo stretto, così la gente fa meno fatica a seguirti. Anche noi dal divano, affranti e sbalorditi di fronte a uno sfacelo che al confronto con Zaccheroni era tutto ‘nu babbà.

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MEGA CRISI INTERultima modifica: 2012-02-27T14:24:00+01:00da admin
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