INTER-CATANIA 2-2

BOH?

E’ stato una specie di Hellzapoppin’ nerazzurro, in cui sostanzialmente non si è capito un cazzo e non è cambiato granchè, se non che abbiamo fatto finalmente gol dopo 500 e rotti minuti (record negativo ognitempo) e fatto un punto in casa con il Catania, cosa – quest’ultima – che ci avrebbe fatto schifo solo qualche settimana fa e stasera dobbiamo – anzi, dovremmo – celebrare come l’inizio di un qualcosa che forse non ha nome. Infatti, che cos’è? Una ripartenza? Una rinascita? Un ritrovarsi?

Boh. Abbiamo solo avuto un po’ più di culo di altre volte, quando non abbiamo trovato portieri che svenivano per una loffetta di sinistro. Abbiamo tirato fuori i coglioni, ma solo per un terzo di partita, e comunque in una situazione di generale disordine e, tecnicamente, di controvalore zero. La triste costante è l’errorino arbitrale (fuorigioco di due metri nel raddoppio del Catania) (e beh!) che in ogni partita complica una situazione già di per sè allucinante. Tutto il resto, però, resta preoccupante come prima, o più di prima, come direbbe Tony Dallara. Anche oggi, per 60 lunghi minuti, abbiamo fatto peggio di ogni partita precedente. Un baratro pazzesco.

Gente che gioca per conto suo, gente che tira alla cazzo, gente fuori ruolo, gente fuori di testa: una roba che a un certo punto mi ha fatto venire un attacco di panico, un incubo a occhi aperti in cui mi apparivano Juve Stabia, Frosinone e lo Stadio Brianteo. Una partita talmente devastante, come molte di quelle che l’hanno preceduta, che alla fine non ho il coraggio fisico e intellettuale di appellarmi nè alla sfortuna nè alla penosità degli arbitraggi. Un’Inter così  ci ricaccia nei nostri peggiori ricordi. Un’Inter così fa schifo, oggettivamente. Un’Inter così possiamo far finta che potesse vincere 3-2, se non ci ricordiamo che il Catania poteva farcene almeno altri tre. Possiamo dipingere di mourignano il forcing finale, ma è stato un arrembaggio inguardabile. Tipo quei brutti film di azione che ti sparano adrenalina, ma poi li riguardi e dici: ma che cazzo è ‘sta roba?

Mi ero autoconvinto che la squadra stesse facendo di tutto per far fuori Ranieri, come con Gasperini a Novara. La reazione finale mi smentisce e ne sono contento, per carità. Però:

a) una buona parte del difetto sta proprio nel manico. La gestione degli schemi e dei giocatori è sempre più incomprensibile e naif. La formazione del primo tempo prevedeva scientemente la presenza di una serie di giocatori in un ruolo che non era il loro, senza che questo fosse giustificato da chissà quali emergenze. E i giocatori in panca erano più in forma di molti di quelli in campo, tanto che ognuno dei tre cambi ha sortito effetto. Non avrebbe potuto sbagliare i cambi, a parte chessò, dentro Juan Jesus e fuori Milito, oppure dentro Zarate e fuori Julio Cesar.

b) siamo arrivati al punto di far fischiare da mezzo stadio Cambiasso. Questo è un errore grave. Cambiasso e/o Zanetti in questo stato di forma si lasciano in panca, o magari a casa con una scusa qualsiasi. Due monumenti possono essere vecchi, fuori forma o far cagare. C’est la vie. Due monumenti bisogna avere le palle di gestirli in un altro modo, per loro e per noi. Se si arriva al punto che mezzo stadio esasperato fischia Cambiasso al momento del cambio, non è proprio tutta colpa del mezzo stadio in questione.

c) insomma Ranieri, oggettivamente, è un allenatore da esonerare. Ma lo scrivo senza crederci, o forse senza volerlo davvero. In questa situazione così bacata, con questa squadra così allo sbando di testa, non so bene cosa sarebbe giusto o sbagliato. Anche questo è grave, per conto mio.

d) e infine, basta con queste panzane sulla squadra splendida in allenamento e sul gruppo unito. Ma l’avete vista la faccia di Pazzini al gol di Milito? Sembrava gli avessero appena rigato la macchina. E Sneijder? E certi occhi da marsupiale?

inter08_672-458_resize.jpg

INTER-CATANIA 2-2ultima modifica: 2012-03-05T00:36:12+01:00da admin
Reposta per primo quest’articolo