VERSO CAGLIARI (NO, TRIESTE)

L’OSSERVATORE

(SERVIZIO DI INFORMAZIONI GRATUITE SUL CAGLIARI

PER FARE BELLA FIGURA AL BAR)

Domenica scorsa, varcando l’ingresso del Sant’Elia a Cagliari, realizzavo una successione di eventi più unica che rara: stavo infatti per assistere dal vivo, allo stadio, alla partita dell’avversaria dell’Inter nel turno successivo. E quando mai ricapiterà? Per cui adesso elencherò tutte le cose che so sul Cagliari, in modo che eventualmente possiate vantarvene al bar prima durante e dopo la partita. Tra l’altro, è la seconda volta che vedo il Cagliari in questo campionato: anche questo, un record che rimarrà imbattuto.

Dunque, cominciamo dai portieri. Andrè Agazzi è un emergente (comunque ha i suoi 28 anni) ma durante la partita con l’Atalanta un energumeno di Bergamo gli è caduto su un gomito, costringendolo a cedere il posto a Vlada Avramov, serbo, portiere di riserva all’esordio stagionale. Avramov ha salvato il risultato con una paratone su tiro destinato all’incrocio.

I difensori. Il più forte, Astori, era squalificato, quindi non ho proprio nulla da dire su di lui (se non che probabilmente verrà ceduto al miglior offerente). Gli altri (Ariaudo, che dovrebbe lasciargli il posto, Canini e Agostini) sono giocatori della media. Il partitone invece l’ha fatto il laterale destro, Pisano, una specie di Nagatomo sardo, piccolo veloce e fastidioso.

I centrocampisti. Daniele Conti è uno dei giocatori italiani più sottovalutati degli ultimi 10 anni. E’ maturato tardi, forse, ma è un signor giocatore, e tra l’altro tira benissimo le punizioni (un gol e un quasi gol con l’Atalanta, con gentile collaborazione di Consigli che sul gol si è sdraiato con un po’ di anticipo). Nainggolan – così mi dicevano allo stadio – con Ficcadenti gioca qualche metro più indietro rispetto a prima, è bello da vedere e con lui Cellino sistemerà il bilancio. Poi c’è Cossu, che è sempre una mina vagante, ed Ekdal, uno svedese insipido.

Gli attaccanti. Il Cagliari gioca con quattro attaccanti. Nel senso che ne mette due che poi saranno sostituiti con gli altri due dopo circa un’ora di gioco, secondo uno schema abbastanza consolidato (salvo imprevisti). Con l’Atalanta hanno giocato Pinilla (che ha segnato, ma la cosa più bella l’ha fatta nel primo tempo, tiro quasi da fermo da più di venti metri e palo) e Thiago Ribeiro (un tizio di cui mi chiedevo il perchè dell’esistenza in vita, salvo poi inventarsi il gol del raddoppio con una discesa sulla sinistra che Alvarez manco si sogna). Dopo circa un’ora, un’ora e dieci erano belli stravolti e così sono entrati Larrivey (a Milano aveva segnato il gol del 2-1) e Ibarbo, un simpatico giuocatore che unisce le caratteristiche di Suazo, Martins e Jack La Cayenne.

Come direbbero quelli bravi, chiudo con una curiosità: i due marcatori dell’Inter della partita d’andata (Motta e Coutinho) oggi giocano altrove. E vabbe’.

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VERSO CAGLIARI (NO, TRIESTE)ultima modifica: 2012-04-06T15:00:34+02:00da admin
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