EGO TE ABSOLVO
Tanto ero irragionevolmente strasicuro, otto giorni fa, che avremmo inchiappettato quella orrida squadraccia savoiarda penalmente rilevante, tanto ero cabalisticamente rassegnato oggi a tirare una riga in calce alle due serie positive che andavano a intersecarsi con una trasferta difficile (l’Atalanta, con due punti di penalità, è sesta in campionato: non è il Pescara, ecco) in un momento prevedibilmente un po’ così, con tanti infortuni e una difesa stravolta. Aggiungici poi che negli otto giorni precedenti hai sistemato due importanti pratiche – lo stupro etnico dell’Alluminium e la qualificazione in Coppetta League con due turni di anticipo – e che la statistica ti impone di default margini sempre più risicati alle tue speranze. Ecco, in tutta sincerità contavo in un bel pareggio, come spesso avviene a Bergamo, ma non è andata così e bòn, pace, amen, mi cruccio ma non mi dispero.
Non tutto è andato per il verso giusto, ovvio. I gol su azione che abbiamo preso non mi sono piaciuti per niente. Sul rigore non so che dire, dopo venti replay non ho capito bene, e per quieto vivere diciamo che fa il paio con l’analoghissima entrata di Guarin con il Catania. Con senno di poi si poteva forse pensare a una squadra un po’ meno offensiva che proteggesse di più una difesa sperimentale. Ma con il senno di poi è facile. E poi la spensieratezza mi stuzzica la fantasia. Se non è follia – e non mi sembra il caso – l’ambizione di schierare una formazione offensiva anche di fronte a un rischio concreto a me piace. Prefeerisco perdere 3-2 avendoci provato che 1-0 senza colpo ferire, anche concettualmente. Nei limiti e con le perplessità appena esposte, è un’Inter che non mi è dispiaciuta anche nella serata in cui è tornata a perdere. Una serata un po’ così, ma dimostrando carattere, senza sbracare. Senza ironia: son soddisfazioni.
Va da sè che tutti noi firmeremmo per perdere una partita ogni 10 vinte. Firmeremmo non per questa stagione: per sempre. Io firmerei per molto meno: anche per una sconfitta ogni 5-6 vittorie di campionato, perchè potrebbe anche scapparci lo scudo, per dire. Adesso l’importante è che si riprenda in fretta la rotta. Sì, d’accordo, mi girano un po’ i coglioni. Ma non riesco a preoccuparmi. Forza Inter.
