PARTIZAN-INTER 1-3

AVANTI UN’ALTRA

Tenendo conto che il 23 settembre – cioè 46 giorni fa – il sentiment più diffuso tra i tifosotti era un giusto mix tra esonerare Stramaccioni, sollecitare la cessione della società a cinesi facoltosi e cacciare a calci in culo tre quarti della rosa, il fatto di ritrovarsi qui per aggiornare il numero di vittorie consecutive (10) e addirittura segnare nel librone neruzzurro un nuovo record statistico all time (10 vittorie consecutive in trasferta) sembra piuttosto fantascientifico. In realtà, proprio da quel 23 settembre abbiamo iniziato a conoscere davvero la nuova Inter, che in queste magiche 10 partite giocate ogni 4,6 giorni (erano anni che sognavo di scrivere 4,6 giorni, un decimale che non vuol dire un cazzo) ci ha ogni volta un po’ stupito fino alla fantastica orgia ai piedi delle Alpi Cozie e Graie. E se 10 vittorie di fila ogni tanto capitano, 10 vittorie di fila in trasferta sono un primato assoluto che è giusto celebrare, anche perchè il filotto è passato due volte da Torino, dal derby in trasferta e, why not?, anche da Belgrado dove ci bastava un pari – per qualificarci – e invece no. Questa Inter in perenne bilico tra l’imperfezione e l’ambizione non ci sta a lasciare nulla di intentato, ed è molto bello da parte sua. Belgrado, cinque giorni dopo Torino, segna questo ulteriore upgrade. E come se i ragazzi avessero detto in coro: “Ci basta un punto, ma perchè non farne tre?”. Già, perchè no?

(tra l’altro, nelle ultime quattro partite lontano da Milano abbiamo sempre vinto 3-1. Anche questo dev’essere un record. E comunque segnare tre gol a partita in trasferta è un bell’andare, anzi no, bellissimo)

Domenica ce ne tocca una tosta, l’Atalanta, per una trasferta che non è sempre stata generosa. La nuova prova – l’undicesima – consta nel “non sentirsi appagati dall’avere ottenuto un record”. Sempre più difficile. Noi non pretendiamo l’impossibile, prima o poi ci si dovrà fermare, tanto che anche un pareggio interromperebbe la marcia trionfale e magari ci rimarremmo pure male. Il bello (anzi no, bellissimo) è che l’Inter – lei, loro, i ragazzi – invece un po’ lo pretende. Ma con naturalezza. Come se vincere dieci volte di fila, e vincere una dopo l’altra tutte e dieci le trasferte stagionali, non fossero due imprese della madonna. Nemmeno io sono appagato, però – non lo facevo da un po’ di tempo – mi fermo un attimo ad applaudire per celebrare il momento. Voi continuate a giocare, io batto le mani. Clap clap. Con naturalezza.

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PARTIZAN-INTER 1-3ultima modifica: 2012-11-09T01:29:44+01:00da admin
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