LA SFIDA

ESSERCI

C’è un filo rosso che lega Juve-Inter a Milan-Tottenham, e lo sintetizzerei così: può succedere di tutto, sarebbe un delitto non esserci al momento opportuno. Il Milan che si fa dominare a lungo in casa dalla 15ma delle 16 squadre in lizza in Champions ci deve far venire l’acquolina in bocca. Ma noi siamo anche quelli che tre giorni fa a Torino hanno fatto cagare il mondo e non possiamo adagiarci sui nostri allori. Anzi, dimentichiamoli. Sono tantissimi ma tutti datati 2010, e siamo nel 2011 da un bel po’. Giriamo pagina perché la realtà è questa: abbiamo davanti un Milan inaffidabile ma noi siamo ancora dietro, balliamo il minuetto (due passi avanti e uno indrè) e sono cazzi.

Leonardo si arrabbia in conferenza stampa perché tutti danno addosso all’Inter. Beh, Leo, tranquillizzati: tutti noi diamo addosso all’Inter di Torino. O preferivi l’assoluzione e il volemose bene? E se mi dici che preferisci vincere giocando bene, ti rammento quanto ci faccia girare i coglioni perdere giocando male. Torino non era Udine, quando facevi uno più uno (noi stravolti, loro in gran giornata) e potevi dire sospirando: vabbe’, giusto così. Perdere a Torino con questa Juve – e perdere punti ancora una volta con partite di merda contro una Juve modesta – non ti fa sospirare, ti fa solo incazzare. Per una cosa invece sono d’accordo con Leo: in fondo non è successo (quasi) niente e anch’io firmerei, stando così le cose, per vincere sette delle prossime nove partite. Perché significherebbe molto probabilmente esserci. Essere là, a cinque/sei giornate dalla fine, potendo farcela.

Il percorso parte tra meno di quattro ore, e se in mezzo giocano Ranocchia e Materazzi io mi tocco  fin d’ora gli zebedei. A Firenze saranno cazzi, you know. Ma il gioco si è già fatto duro e adesso bisogna adeguarsi, fare i duri cioè. Lasciamo che il Milan si illuda di essere quello di Milan-Parma. Il Milan, invece, è (anche) quello di Milan-Tottenham e questo non ci dà più scuse. Un Milan così non possiamo lasciarlo lassù. Va bene che questo campionato è livellato verso il basso, ma a tutto c’è un limite.

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