INTER-TORINO 2-2

LA FOTOGRAFIA

La Juve ha fatto 5 punti nelle ultime quattro partite – cioè poco, quasi niente – e noi anche: cioè poco, quasi niente. Non che si faccia la corsa sulla Juve, per carità. Ma quelli si fermano a fare un surplace e tu non gli recuperi manco un punticino in 5 partite, mentre dietro il Circo Medrano (no, dico) te ne ha ciulati 5 nelle ultime quattro. Due mesi e mezzo fa si ragionava in altri termini: si sognava, si inseguiva, si sudava, si fantasticava, ci si rallegrava di come le cose andassero bene, fin troppo bene rispetto alle attese, ci si abbracciava tutti, larghi sorrisi, pacche sulle spalle. Oggi eccoci qua, laceri e contusi non solo nei fatti ma anche nel morale e nelle ambizioni. Questa Inter è rappresentata fedelmente dall’infortunio di Mudingayi, il centesimo infortunio stagionale di un giocatore ultratrentenne appena acquistato. E’ la nostra fotografia: siamo tutti Mudingayi, vecchiotti, acciaccati, mediamente ambiziosi ma barellati, a scadenza come le mozzarelle.

Non siamo solo Mudingayi. Siamo proprio questi qui, siamo proprio – uguale uguale! – l’Inter di Inter-Torino 2-2, partita che ci fotografa appieno nel nostro momento un po’ così, tre mesi a parlare di Sneijder, di vice-Milito, di Paulinho, e intanto a giocare un po’ meno bene, a fare sempre un po’ più di confusione, a mescolare un po’ troppo le (poche) carte. Preferivo quelle partite ingiuste tipo Lazio-Inter, o sfigate come Inter-Genoa. Partite al termine delle quali potevi dire: che iella, che rogna, che ladrate. Stasera ho solo detto: meno male che non avevo Orociok in casa. Non c’è stata la frustrazione dello scippo di Roma o del palo impossibile di Livaja. C’è stata la frustrazione dell’alzarsi a fatica dal divano sussurrando: questi siamo, e vabbe’, meglio un punto che una tripletta di Meggiorini, l’uomo che non segnava da trecentoottantasette partite, forse trecentottantotto.

Cosa manca a questa Inter lo sanno anche i bambini dell’asilo qui davanti (abito davvero davanti a un asilo, sennò non avrei scritto una cosa così). Quindi non lo dico più. Se vogliono, all’asilo aprono un blog e lo scrivono direttamente loro. Bòn. E’ il 28 gennaio e non c’è quasi più tempo per aggiustare le cose. Strama ha appena detto in tv che in fondo va bene così. Un nanosecondo prima aveva detto che Mudingayi ha un problema serio al tendine d’Achille. Ecco, questi siamo: va bene così, saltano i tendini, esce Coutinho entra Rocchi, esce Sneijder e va bene così. C’è qualcuno in tv che cerca di convincermi che comunque abbiamo recuperato un punto alla Lazio per la lotta al terzo posto. Ah, grazie: ora vado a dormire tranquillo. Lazio, arriviamo, brrrrr!

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(gol del 2-2 in rimonta, esulti in solitario, nessuno che ti abbraccia, giusto il Capitano che arriva a darti un cinque. Piccoli segnali)