CAGLIARI-INTER 1-1

AVANTI COSI’

C’è gente che vince le partite con gol da annullare, e c’è gente che pareggia una partita quasi vinta per un tiro deviato che si infila nell’angolo. Tra queste due affermazioni ballano quattro punti e girano i coglioni. I due punti persi dall’Inter dipendono in buona sostanza dal fatto che la palla è rotonda, i due punti guadagnati dalla Juve dipendono da (non so) (oppure lo so ma voglio provare a dormire sereno). Detto questo, io sono contento. Avessimo vinto sarei stato molto contento, per colpa di quel tiro da flipper ho dovuto togliere il molto. Ma sono comunque contento perchè l’Inter ha provato a vincere: ci ha provato la squadra, ci ha provato l’allenatore, e io davvero di più non mi sento di chiedere. L’importante è avere la coscienza a posto e l’Inter ce l’ha. Il Cagliari non è l’ultima delle squadre (solo una sconfitta) e noi non abbiamo giocato male. Qualcuno critica il turnover, e sono sicuro che avrebbe criticato anche la stessa formazione tipo riproposta per la quinta volta. Opinioni, certo. Io mi fido di Mazzarri e mi fido di questa Inter. Non siamo i più forti, ma c’è dignità, c’è voglia, c’è orgoglio. Davvero, non saprei cosa chiedere di più. All’Inter, dico. Al calcio italiano sì, avrei qualcosa da chiedere, ma vediamo come le cose procederanno da qui in poi. In fondo, santiddio, due furti in sei partite non fanno ancora statistica. Invece le zero sconfitte e i tre gol subiti in sei partite (di cui un rigore e un autogol) fanno statistica per il mio cuoricino ancora scosso dalle ultime stagioni assai bislacche. Andiamo avanti per la nostra strada. Perchè la strada – lo dicono anche partite come quella di oggi – è quella giusta, o ci assomiglia molto. Adesso c’è la Roma, sarà una partita bellissima, non vedo l’ora, giochiamocela. Con la stessa serenità, la stessa voglia. E gli altri si fottano.

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